Negli ultimi anni è andata sempre più emergendo, nell’immaginario collettivo, la percezione di un continuo e progressivo cambiamento dei costumi sociali relativi soprattutto alla formazione delle nuove coppie. Esistono differenti dinamiche capaci di fornire delle prime spiegazioni sui meccanismi di base che possono influire sulle scelte di due individui di sposarsi, o meno, intendendo quindi la possibilità che si possa optare per altre forme di coabitazione, oppure rimanere da soli, con rapporti più o meno stabili, conservando, allo stesso tempo, una forte indipendenza personale. Gran parte di tali studi nasce anche da considerazioni che stanno diventando sempre più attuali e che coinvolgono la significatività e l’importanza che oggi si tende a dare al rito del matrimonio, soprattutto quello religioso. Ma esiste anche una forte atomizzazione sociale che, se da una parte tende a frantumare i nuclei familiari, dall’altra ha spostato gran parte dei rapporti interpersonali sul Web. Diventa così, quasi più importante, il numero delle “amicizie” che si riesce a ricevere e a contraccambiare su uno dei qualsiasi Social Network presenti in rete, piuttosto che il fatto che tutte queste attività avvengano nel buio più assoluto di una stanza, al riparo da rumori e da interferenze esterne, ma costantemente sintonizzati con lo stesso mondo che tendiamo ad escludere. La capacità di costruire relazioni sociali fisiche e non virtuali, la capacità di convivere e condividere, il fatto che molto spesso due persone finiscano per essere un numero delle volte troppo grande da gestire, sono alcuni dei fenomeni che possono incidere sulla scelta e/o sulla volontà di modificare il proprio stato civile optando anche per forme, come i matrimoni civili, che progressivamente stanno aumentando il proprio numero segnando un profondo cambiamento nelle abitudini e nei costumi sociali. La presente analisi mira quindi a fornire una panoramica ampia del fenomeno dei matrimoni, e in senso più ampio sulla loro formazione e sul loro scioglimento. Il periodo di analisi, per quanto possibile è riferito all’ultimo decennio disponibile, mettendo in evidenza cosa stia cambiando nei matrimoni, nei dei divorzi e nelle separazioni, con particolare riferimento alla città di Palermo. L’analisi quantitativa sarà condotta, prima, da una osservazione delle principali dinamiche di contesti internazionali, e poi in riferimento all’Italia, fino ad una analisi più dettagliata della dinamica inerente la città di Palermo. In particolare ci si soffermerà sulla situazione dei matrimoni e dei divorzi nei paesi OCSE passando poi ad una analisi più dettagliata della fenomenologia dei matrimoni in Italia prendendo in considerazione non solo i tassi di nuzialità e di divorzio, ma anche la suddivisione per rito negli anni e nelle varie regioni, l’età media degli sposi, il loro livello d’istruzione il regime patrimoniale scelto più tutti gli altri indicatori inerenti al fenomeno dei divorzi e delle separazioni: la durata media del matrimonio, e la percentuale di questi derivante da matrimoni civili. Come detto, però, il dettaglio sarà maggiormente focalizzato sulla realtà che interessa Palermo e la sua area Metropolitana. L’elemento territoriale è una componente fondamentale della presente ricerca. Si vuole cercare di fornire una lettura dei cambiamenti in atto anche per comprendere se la scelta del rito, la decisione di contrarre matrimonio, la durata dello stesso e la decisione di avere figli, possano essere influenzate dal livello d’istruzione, dalla condizione economica di appartenenza, dalla professione svolta o dal contesto territoriale di appartenenza. Anche gli studi antropologici ci confermano che i fattori della cultura (uomo, comunità, luogo, tempo) influenzano la produzione di senso e significato messa in atto da una comunità. Ciò determina che anche gli usi nuziali, con le loro modalità, prassi tradizionali, immaginari collettivi e attribuzioni di senso, possono essere condizionati dalla componete territoriale.

Corso, D. (2012). La dinamica dei matrimoni: evidenza empiriche e analisi quantitative. In D. Corso (a cura di), Matrimoni e Convivenze realtà e rappresentazioni a Palermo (pp. 17-52). Trapani : Di Girolamo.

La dinamica dei matrimoni: evidenza empiriche e analisi quantitative

CORSO, Dario
2012-01-01

Abstract

Negli ultimi anni è andata sempre più emergendo, nell’immaginario collettivo, la percezione di un continuo e progressivo cambiamento dei costumi sociali relativi soprattutto alla formazione delle nuove coppie. Esistono differenti dinamiche capaci di fornire delle prime spiegazioni sui meccanismi di base che possono influire sulle scelte di due individui di sposarsi, o meno, intendendo quindi la possibilità che si possa optare per altre forme di coabitazione, oppure rimanere da soli, con rapporti più o meno stabili, conservando, allo stesso tempo, una forte indipendenza personale. Gran parte di tali studi nasce anche da considerazioni che stanno diventando sempre più attuali e che coinvolgono la significatività e l’importanza che oggi si tende a dare al rito del matrimonio, soprattutto quello religioso. Ma esiste anche una forte atomizzazione sociale che, se da una parte tende a frantumare i nuclei familiari, dall’altra ha spostato gran parte dei rapporti interpersonali sul Web. Diventa così, quasi più importante, il numero delle “amicizie” che si riesce a ricevere e a contraccambiare su uno dei qualsiasi Social Network presenti in rete, piuttosto che il fatto che tutte queste attività avvengano nel buio più assoluto di una stanza, al riparo da rumori e da interferenze esterne, ma costantemente sintonizzati con lo stesso mondo che tendiamo ad escludere. La capacità di costruire relazioni sociali fisiche e non virtuali, la capacità di convivere e condividere, il fatto che molto spesso due persone finiscano per essere un numero delle volte troppo grande da gestire, sono alcuni dei fenomeni che possono incidere sulla scelta e/o sulla volontà di modificare il proprio stato civile optando anche per forme, come i matrimoni civili, che progressivamente stanno aumentando il proprio numero segnando un profondo cambiamento nelle abitudini e nei costumi sociali. La presente analisi mira quindi a fornire una panoramica ampia del fenomeno dei matrimoni, e in senso più ampio sulla loro formazione e sul loro scioglimento. Il periodo di analisi, per quanto possibile è riferito all’ultimo decennio disponibile, mettendo in evidenza cosa stia cambiando nei matrimoni, nei dei divorzi e nelle separazioni, con particolare riferimento alla città di Palermo. L’analisi quantitativa sarà condotta, prima, da una osservazione delle principali dinamiche di contesti internazionali, e poi in riferimento all’Italia, fino ad una analisi più dettagliata della dinamica inerente la città di Palermo. In particolare ci si soffermerà sulla situazione dei matrimoni e dei divorzi nei paesi OCSE passando poi ad una analisi più dettagliata della fenomenologia dei matrimoni in Italia prendendo in considerazione non solo i tassi di nuzialità e di divorzio, ma anche la suddivisione per rito negli anni e nelle varie regioni, l’età media degli sposi, il loro livello d’istruzione il regime patrimoniale scelto più tutti gli altri indicatori inerenti al fenomeno dei divorzi e delle separazioni: la durata media del matrimonio, e la percentuale di questi derivante da matrimoni civili. Come detto, però, il dettaglio sarà maggiormente focalizzato sulla realtà che interessa Palermo e la sua area Metropolitana. L’elemento territoriale è una componente fondamentale della presente ricerca. Si vuole cercare di fornire una lettura dei cambiamenti in atto anche per comprendere se la scelta del rito, la decisione di contrarre matrimonio, la durata dello stesso e la decisione di avere figli, possano essere influenzate dal livello d’istruzione, dalla condizione economica di appartenenza, dalla professione svolta o dal contesto territoriale di appartenenza. Anche gli studi antropologici ci confermano che i fattori della cultura (uomo, comunità, luogo, tempo) influenzano la produzione di senso e significato messa in atto da una comunità. Ciò determina che anche gli usi nuziali, con le loro modalità, prassi tradizionali, immaginari collettivi e attribuzioni di senso, possono essere condizionati dalla componete territoriale.
2012
Settore SECS-S/03 - Statistica Economica
Corso, D. (2012). La dinamica dei matrimoni: evidenza empiriche e analisi quantitative. In D. Corso (a cura di), Matrimoni e Convivenze realtà e rappresentazioni a Palermo (pp. 17-52). Trapani : Di Girolamo.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
La dinamica dei matrimoni.pdf

Solo gestori archvio

Descrizione: Capitolo
Dimensione 685.38 kB
Formato Adobe PDF
685.38 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/66489
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact