A differenza di quanto accade nel rito ordinario di cognizione, il giudice del lavoro ha poteri istruttori molto più penetranti; il principio dispositivo si attenua, dunque, per consentire di bilanciare meglio gli interessi del lavoratore inteso come parte debole. Al riguardo basti pensare che il giudic indica alle parti, in ogni momento, eventuali irregolarità di atti e documenti, assegnando un termine perché vengano sanate ai sensi dell’art. 421, comma primo, c.p.c.
FARINA, P. (2015). Il diritto alla prova nel processo del lavoro. In R. Tiscini (a cura di), Il processo del lavoro quarant'anni dopo: bilanci e prospettive (pp. 187-203). Napoli : Jovene.
Il diritto alla prova nel processo del lavoro
FARINA, PASQUALINA
2015-01-01
Abstract
A differenza di quanto accade nel rito ordinario di cognizione, il giudice del lavoro ha poteri istruttori molto più penetranti; il principio dispositivo si attenua, dunque, per consentire di bilanciare meglio gli interessi del lavoratore inteso come parte debole. Al riguardo basti pensare che il giudic indica alle parti, in ogni momento, eventuali irregolarità di atti e documenti, assegnando un termine perché vengano sanate ai sensi dell’art. 421, comma primo, c.p.c.File | Dimensione | Formato | |
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