Palermo è l’ultima delle maggiori città italiane ad essere investita dall’apertura di grandi centri commerciali secondo il modello dominante in tutta Europa a partire dagli anni ottanta (quello delle gallerie multimarca, per intenderci). Ancora agli inizi dello scorso decennio, infatti, al vertice della piramide commerciale della città si trovavano strutture di vendita di medie dimensioni, perlopiù localizzate all’interno degli insediamenti produttivi previsti lungo la circonvallazione. La rapidità e la portata con cui queste iniziative stanno ridisegnando la geografia economica della città produce enormi questioni di equlibrio urbanistico e riassetto infrastrutturale nell’area urbana, questioni su cui il sistema di pianificazione pubblica ai vari livelli non sembra in grado di esprimere risposte altrettanto rapide e pertinenti. Attraverso la descrizione di due realizzazioni fortemente emblematiche, questo contributo propone inoltre una breve riflessione sulle condizioni ed i limiti delle partnership pubblico-private nelle grandi trasformazioni urbane.
Vinci, I., Arici, F. (2012). Centri commerciali e città pubblica? Il caso Palermo. ARCHIVIO DI STUDI URBANI E REGIONALI, 103, 106-114.
Centri commerciali e città pubblica? Il caso Palermo
VINCI, Ignazio Marcello;
2012-01-01
Abstract
Palermo è l’ultima delle maggiori città italiane ad essere investita dall’apertura di grandi centri commerciali secondo il modello dominante in tutta Europa a partire dagli anni ottanta (quello delle gallerie multimarca, per intenderci). Ancora agli inizi dello scorso decennio, infatti, al vertice della piramide commerciale della città si trovavano strutture di vendita di medie dimensioni, perlopiù localizzate all’interno degli insediamenti produttivi previsti lungo la circonvallazione. La rapidità e la portata con cui queste iniziative stanno ridisegnando la geografia economica della città produce enormi questioni di equlibrio urbanistico e riassetto infrastrutturale nell’area urbana, questioni su cui il sistema di pianificazione pubblica ai vari livelli non sembra in grado di esprimere risposte altrettanto rapide e pertinenti. Attraverso la descrizione di due realizzazioni fortemente emblematiche, questo contributo propone inoltre una breve riflessione sulle condizioni ed i limiti delle partnership pubblico-private nelle grandi trasformazioni urbane.File | Dimensione | Formato | |
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