Il divieto di monetizzazione delle ferie annuali retribuite non godute per i dipendenti della P.A.

In a recent decision, the Court of Justice ruled on the legitimacy of an Italian law provision that prohibits the payment of financial allowances to public administration employees for unused paid annual leave days, upon termination of employment (article 5, paragraph 8, Legislative decree no. 95/2012). The Court arrived at a different approach from that reached by the Constitutional Court in 2016 and declared the rule in conflict with article 7 Directive 88/2003/EC and with article 31(2) of the Nice Charter. This essay discusses the current value of the right to leave, based on European case law, and it examines the most important passages of the judgment, clarifying the scope of the prohibition of monetization.

In uno dei suoi più recenti arresti la Corte di Giustizia si è pronunciata sulla legittimità della disposizione dell’ordinamento italiano che vieta di versare ai dipendenti della pubblica amministrazione l’indennità finanziaria per i giorni di ferie annuali retribuiti non goduti, alla cessazione del rapporto (art. 5, comma8, D.L. n. 95/2012). Giungendo ad approdi dissonanti rispetto a quelli cui era pervenuta già la Consulta nel 2016, i giudici europei hanno dichiarato la norma in contrasto con l’art. 7, Dir. 88/2003/CE e con l’art. 31, par. 2, Carta di Nizza. A partire, dunque, da una rapida ricostruzione del valore attribuito oggi al diritto alle ferie, anche grazie al fondamentale apporto della giurisprudenza euro-unitaria, il contributo si sofferma sui principali passaggi della decisione, chiarendo alla luce di essa la portata applicativa del divieto di monetizzazione.