In questo testo Antonella Cesaroni raccoglie le ricerche e gli studi condotti sul Santuario del SS. Crocifisso in Treia, architettura eclettica dei primi anni del 1900 dell’architetto romano Cesare Bazzani, ma fornisce un “pretesto” per valorizzare della Tecnologia quell’attitudine al controllo che la definisce una disciplina applicata e che trova attuazione in quelle fasi del “processo conservativo” indirizzate specificatamente al progetto di adeguamento, di riuso e di manutenzione cui un manufatto, come quello di Treia, è sottoposto nel corso della sua vita. La conservazione del patrimonio architettonico, sia esso antico o moderno, è inoltre da ritenere affidabile solo riconoscendo al “processo di conservazione “ un carattere pluridisciplinare, con un approccio congiunto fra discipline antiche e di nuova istituzione, e identificando la conservazione non come uno stato finale, ma come un “processo conservativo programmato”, che varia nel tempo in relazione agli uomini al loro rispetto per le opere architettoniche e in funzione dell’ambiente.
De Giovanni, G. (2011). Prefazione. Conservare nel tempo. Tecnologia e programmazione per i Beni Culturali. In ANTONELLA CESARONI (a cura di), IL SANTUARIO DEL SS. CROCIFISSO IN TREIA DI CESARE BAZZANI (pp. 5-9). Macerata : Edizioni Simple.
Prefazione. Conservare nel tempo. Tecnologia e programmazione per i Beni Culturali
DE GIOVANNI, Giuseppe
2011-01-01
Abstract
In questo testo Antonella Cesaroni raccoglie le ricerche e gli studi condotti sul Santuario del SS. Crocifisso in Treia, architettura eclettica dei primi anni del 1900 dell’architetto romano Cesare Bazzani, ma fornisce un “pretesto” per valorizzare della Tecnologia quell’attitudine al controllo che la definisce una disciplina applicata e che trova attuazione in quelle fasi del “processo conservativo” indirizzate specificatamente al progetto di adeguamento, di riuso e di manutenzione cui un manufatto, come quello di Treia, è sottoposto nel corso della sua vita. La conservazione del patrimonio architettonico, sia esso antico o moderno, è inoltre da ritenere affidabile solo riconoscendo al “processo di conservazione “ un carattere pluridisciplinare, con un approccio congiunto fra discipline antiche e di nuova istituzione, e identificando la conservazione non come uno stato finale, ma come un “processo conservativo programmato”, che varia nel tempo in relazione agli uomini al loro rispetto per le opere architettoniche e in funzione dell’ambiente.File | Dimensione | Formato | |
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Descrizione: PREFAZIONE. CONSERVARE NEL TEMPO. TECNOLOGIA E PROGRAMMAZIONE PER I BENI CULTURALI
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