Le attuali tensioni della società italiana, stretta tra il "bisogno di sicurezza" agitato da più di una forza politica e sociale ed il confronto necessario con gli stranieri, espressione dell’”altro” e della “diversità” più immediatamente percepita, rappresentano il cuore del dibattito culturale, politico e sociale del paese. Occorre pertanto moltiplicare gli sforzi in direzione della comprensione e della gestione delle dinamiche legate all'incontro fra culture. Anche in contesti tradizionalmente e presumibilmente più “aperti”, come la popolazione studentesca universitaria, il confronto interculturale può generare tensioni e conflitti che si esprimono nel senso di minaccia e nella percezione di discriminazioni, che da un lato sembrano rappresentare in misura crescente la cifra delle nostre relazioni sociali, e dall’altro rischiano di minare alla base i fattori protettivi necessariamente sottesi ad ogni processo di adattamento da parte di gruppi minoritari, come evidenziato principalmente da John Berry. In questo quadro, il nostro contributo verte sulle discriminazioni percepite da parte degli stranieri, con particolare riferimento all'ambito formativo universitario. Sul tema della discriminazione percepita in ambito universitario vengono richiamati e discussi i risultati di una ricerca da noi condotta, tanto con strumenti/criteri quantitativi quanto qualitativi. La ricerca ha interessato 80 studenti, 43 maschi e 37 femmine, provenienti dal Nord Africa, dall'Africa Centro-meridionale, dall'Est Europa, dal Sud America e dall'Estremo Oriente, coinvolti in un articolato processo di focus group, questionari ed interviste semi-strutturate.
Di Maria, R., Inguglia, C. (2011). “Amici e guardati”. Discriminazione percepita, conflitti culturali versus processi di inclusione e adattamento: una ricerca tra gli studenti stranieri dell’Università’ degli Studi di Palermo. In M. Mannoia (a cura di), Discriminazione, esclusione e invisibilità sociale (pp. 245-268). Roma : XL Edizioni.
“Amici e guardati”. Discriminazione percepita, conflitti culturali versus processi di inclusione e adattamento: una ricerca tra gli studenti stranieri dell’Università’ degli Studi di Palermo
INGUGLIA, Cristiano
2011-01-01
Abstract
Le attuali tensioni della società italiana, stretta tra il "bisogno di sicurezza" agitato da più di una forza politica e sociale ed il confronto necessario con gli stranieri, espressione dell’”altro” e della “diversità” più immediatamente percepita, rappresentano il cuore del dibattito culturale, politico e sociale del paese. Occorre pertanto moltiplicare gli sforzi in direzione della comprensione e della gestione delle dinamiche legate all'incontro fra culture. Anche in contesti tradizionalmente e presumibilmente più “aperti”, come la popolazione studentesca universitaria, il confronto interculturale può generare tensioni e conflitti che si esprimono nel senso di minaccia e nella percezione di discriminazioni, che da un lato sembrano rappresentare in misura crescente la cifra delle nostre relazioni sociali, e dall’altro rischiano di minare alla base i fattori protettivi necessariamente sottesi ad ogni processo di adattamento da parte di gruppi minoritari, come evidenziato principalmente da John Berry. In questo quadro, il nostro contributo verte sulle discriminazioni percepite da parte degli stranieri, con particolare riferimento all'ambito formativo universitario. Sul tema della discriminazione percepita in ambito universitario vengono richiamati e discussi i risultati di una ricerca da noi condotta, tanto con strumenti/criteri quantitativi quanto qualitativi. La ricerca ha interessato 80 studenti, 43 maschi e 37 femmine, provenienti dal Nord Africa, dall'Africa Centro-meridionale, dall'Est Europa, dal Sud America e dall'Estremo Oriente, coinvolti in un articolato processo di focus group, questionari ed interviste semi-strutturate.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.