Reati contro l’economia pubblica, l’industria e il commercio – delitti contro l’industria e il commercio – frode nell’esercizio del commercio – contaminazione di prosciutti dovuta all’utilizzo di insetticidi per la disinfestazione della sala di stagionatura – configurabilita` del delitto di frode in commercio – esclusione – configurabilita` dell’illecito amministrativo di cui all’art. 6, comma 5, d.lgs. n. 193 del 2007 – sussistenza (artt. 515, 517 bis, comma 1, c.p.; art. 6, comma 5, d.lgs. 6.11.2007 n. 193; Reg. CE 852/2004; Reg. CE 853/2004). La Cassazione nel caso di specie esclude la sussistenza del reato di cui all'art. 515 c.p., ritenendo configurabile l'illecito amministrativo previsto dall'art. 6, comma 5, d.lgs. n. 193/2007. L'A., pur condividendo il ragionamento della Corte nella parte in cui esclude la configurabilità della frode in commercio, ritiene - tuttavia - che il fatto oggetto della sentenza ben poteva inquadrarsi nella contravvenzione di cui agli artt. 5, lett. b), e 6 della l. n. 283/1962 (detenzione per la vendita o vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione), ipotesi per nulla considerata dalla Corte.
Tumminello L. (2024). Nota a Cass. pen., sez. III, 28.3.2024 (dep. 12.4.2024), n. 15117 (in tema di frode nell'esercizio del commercio).
Nota a Cass. pen., sez. III, 28.3.2024 (dep. 12.4.2024), n. 15117 (in tema di frode nell'esercizio del commercio)
Tumminello L.
2024-01-01
Abstract
Reati contro l’economia pubblica, l’industria e il commercio – delitti contro l’industria e il commercio – frode nell’esercizio del commercio – contaminazione di prosciutti dovuta all’utilizzo di insetticidi per la disinfestazione della sala di stagionatura – configurabilita` del delitto di frode in commercio – esclusione – configurabilita` dell’illecito amministrativo di cui all’art. 6, comma 5, d.lgs. n. 193 del 2007 – sussistenza (artt. 515, 517 bis, comma 1, c.p.; art. 6, comma 5, d.lgs. 6.11.2007 n. 193; Reg. CE 852/2004; Reg. CE 853/2004). La Cassazione nel caso di specie esclude la sussistenza del reato di cui all'art. 515 c.p., ritenendo configurabile l'illecito amministrativo previsto dall'art. 6, comma 5, d.lgs. n. 193/2007. L'A., pur condividendo il ragionamento della Corte nella parte in cui esclude la configurabilità della frode in commercio, ritiene - tuttavia - che il fatto oggetto della sentenza ben poteva inquadrarsi nella contravvenzione di cui agli artt. 5, lett. b), e 6 della l. n. 283/1962 (detenzione per la vendita o vendita di sostanze alimentari in cattivo stato di conservazione), ipotesi per nulla considerata dalla Corte.File | Dimensione | Formato | |
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