Le trame urbane, de!nite da misure e giaciture, e il sistema orografico che strutturano l’area di progetto costruiscono il palinsesto su cui si sviluppa il “giardino lineare” proposto dal gruppo di progettazione. Il nuovo spazio pubblico si apre alla città – residenti, studenti, visitatori della Mostra d’Oltremare, turisti –, e si sviluppa lungo via Terracina per una estensione di circa un chilometro e si attesta principalmente su due diverse quote: quella urbana e quella ribassata in cui trovano spazio i resti archeologici di epoca romana. Nella ride!nizione del margine nord della Mostra d’Oltremare trovano spazio, secondo il nuovo disegno, nuove funzioni ad uso pubblico e si individuano diversi sistemi di vegetazione, alcuni dei quali riprendono le linee degli arbusti di alloro scolpiti mediante l’arte topiaria. Tutto il margine superiore, nel suo ridisegno complessivo, si presta ad attività ludiche, di riposo, di socialità condivisa ed anche di messa in valore degli elementi di cultura già presenti come i reperti archeologici e la strada romana. Il ritmo degli steli, alti 15 mt, segnala con forza la presenza del nuovo giardino/margine, individua i diversi campi aperti e scandisce lo spazio aiutando l’osservatore ad intenderlo come unità semantica e unico sistema funzionale per l’intero quartiere di Fuorigrotta.
Giuseppe Marsala, P.M. (2024). UN GIARDINO LINEARE SU VIA TERRACINA. In C. Barone, M. Bosone (a cura di), PROARCH - MOSTRA d’OLTREMARE QUADERNI PROARCH -INTERSEZIONI / Società scientifica nazionale dei docenti di Progettazione architettonica ICAR 14 15 16 (pp. 161-166). Melfi : Libria.
UN GIARDINO LINEARE SU VIA TERRACINA
Giuseppe Marsala
;Pasquale Mei
;Maria Livia Olivetti
;Antonello Russo
;Giulia Renda;Giulio Renda;
2024-01-01
Abstract
Le trame urbane, de!nite da misure e giaciture, e il sistema orografico che strutturano l’area di progetto costruiscono il palinsesto su cui si sviluppa il “giardino lineare” proposto dal gruppo di progettazione. Il nuovo spazio pubblico si apre alla città – residenti, studenti, visitatori della Mostra d’Oltremare, turisti –, e si sviluppa lungo via Terracina per una estensione di circa un chilometro e si attesta principalmente su due diverse quote: quella urbana e quella ribassata in cui trovano spazio i resti archeologici di epoca romana. Nella ride!nizione del margine nord della Mostra d’Oltremare trovano spazio, secondo il nuovo disegno, nuove funzioni ad uso pubblico e si individuano diversi sistemi di vegetazione, alcuni dei quali riprendono le linee degli arbusti di alloro scolpiti mediante l’arte topiaria. Tutto il margine superiore, nel suo ridisegno complessivo, si presta ad attività ludiche, di riposo, di socialità condivisa ed anche di messa in valore degli elementi di cultura già presenti come i reperti archeologici e la strada romana. Il ritmo degli steli, alti 15 mt, segnala con forza la presenza del nuovo giardino/margine, individua i diversi campi aperti e scandisce lo spazio aiutando l’osservatore ad intenderlo come unità semantica e unico sistema funzionale per l’intero quartiere di Fuorigrotta.File | Dimensione | Formato | |
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