Riconoscere il soggetto in formazione come corpo proprio significa dare spazio al contatto, all’esperienza vissuta, alla conoscenza sperimentata attraverso i sensi. Ciò consentirà all’educatore di utilizzare consapevolmente il proprio corpo per testimoniare con l’esempio il suo essere-nel-mondo, il suo essere per l’educando e, più in generale, l’“irriducibilità dell’esperienza vissuta”. Per ogni professionista, dunque, l’apertura alla dimensione della corporeità diventa un’importante sfida educativa; un percorso di riflessione, confronto e formazione.
Sidoti E (2023). Dal riconoscimento corporeo ai percorsi di formazione: note sulla Bildung. PEDAGOGIA E VITA(3), 69-77.
Dal riconoscimento corporeo ai percorsi di formazione: note sulla Bildung
Sidoti E
2023-10-01
Abstract
Riconoscere il soggetto in formazione come corpo proprio significa dare spazio al contatto, all’esperienza vissuta, alla conoscenza sperimentata attraverso i sensi. Ciò consentirà all’educatore di utilizzare consapevolmente il proprio corpo per testimoniare con l’esempio il suo essere-nel-mondo, il suo essere per l’educando e, più in generale, l’“irriducibilità dell’esperienza vissuta”. Per ogni professionista, dunque, l’apertura alla dimensione della corporeità diventa un’importante sfida educativa; un percorso di riflessione, confronto e formazione.File | Dimensione | Formato | |
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