Negli anni Trenta del Seicento, tra i cantieri della Valletta, fondata pochi decenni prima, si avviava già la trasformazione di un edificio istituzionale, la sede della Lingua di Provenza, la più potente, in quel momento, tra le tre lingue francesi, con la costruzione di una nuova monumentale facciata, che introduceva un nuovo linguaggio nel panorama austero e marziale dell'architettura della città nuova dei Cavalieri. Il cantiere, guidato da un misterioso architetto marsigliese, Antoine Garcin, costituiva anche l'occasione per la sperimentazione di nuove tecnologie costruttive.
Antista, A. (2017). Cosmpolitismo e architettura nella prima metà del Seicento a Malta. Il cantiere dell’Auberge de Provence a Valletta. In A. Gallia, L. Pinzarrone, G. Scaglione (a cura di), Isole e frontiere nel Mediterraneo moderno e contemporaneo (pp. 63-80). Palermo : Infieri - New Digital Frontiers.
Cosmpolitismo e architettura nella prima metà del Seicento a Malta. Il cantiere dell’Auberge de Provence a Valletta
Antista, Armando
2017-01-01
Abstract
Negli anni Trenta del Seicento, tra i cantieri della Valletta, fondata pochi decenni prima, si avviava già la trasformazione di un edificio istituzionale, la sede della Lingua di Provenza, la più potente, in quel momento, tra le tre lingue francesi, con la costruzione di una nuova monumentale facciata, che introduceva un nuovo linguaggio nel panorama austero e marziale dell'architettura della città nuova dei Cavalieri. Il cantiere, guidato da un misterioso architetto marsigliese, Antoine Garcin, costituiva anche l'occasione per la sperimentazione di nuove tecnologie costruttive.File | Dimensione | Formato | |
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