Il lavoro si pone l’obiettivo di analizzare alcune importanti dimensioni psico antropologiche che muovono una gran parte della politica “siciliana” caratterizzata dall’essere clientelare ed assistenzialistica. Centrando l’attenzione su quelle dimensioni che fondano alcuni aspetti specifici della sicilianità e che informano la politica donan dole un preciso statuto identitario. Sono queste configurazioni antropo-psichiche che in Sicilia, se distorte e/o estremizzate, diventano fonte di materiale grezzo impiegato per plasmare, restaurare e rifondare il pensare mafioso e lo psichismo mafioso. Arric chendo l’interpretazione teorica con l’esperienza della ricerca-intervento condotta da un’esperta equipe professionale, in alcune realtà del territorio siciliano, la disamina in traprende un viaggio nell’interland psicodinamico della Sicilia, fino ad incontrare i molti volti delle connivenze psico-antropologiche con la cultura mafiosa: ritratti con fusi ed offuscati di assenze ed assistenze. La mancata partecipazione sociale e la profu sione di garantismo s’intrecciano, si richiamano, si potenziano, perché forse, la loro radice comune risiede nell’impossibilità a pensare le continuità transpersonali da cui la mafia trae spunto per piegare i siciliani al condizionamento psicologico. La strada per il cambiamento risiede nell’impiego di uno strumento gruppale, efficace per la cura dei legami tra persone che appartengono ad uno stesso territorio
Coppola, E., Giorgi, A., Lo Verso, G. (2009). Immaginario politico: conflitti tra assenze ed assistenze. NARRARE I GRUPPI, 4(1), 40-65.
Immaginario politico: conflitti tra assenze ed assistenze
LO VERSO, Girolamo
2009-01-01
Abstract
Il lavoro si pone l’obiettivo di analizzare alcune importanti dimensioni psico antropologiche che muovono una gran parte della politica “siciliana” caratterizzata dall’essere clientelare ed assistenzialistica. Centrando l’attenzione su quelle dimensioni che fondano alcuni aspetti specifici della sicilianità e che informano la politica donan dole un preciso statuto identitario. Sono queste configurazioni antropo-psichiche che in Sicilia, se distorte e/o estremizzate, diventano fonte di materiale grezzo impiegato per plasmare, restaurare e rifondare il pensare mafioso e lo psichismo mafioso. Arric chendo l’interpretazione teorica con l’esperienza della ricerca-intervento condotta da un’esperta equipe professionale, in alcune realtà del territorio siciliano, la disamina in traprende un viaggio nell’interland psicodinamico della Sicilia, fino ad incontrare i molti volti delle connivenze psico-antropologiche con la cultura mafiosa: ritratti con fusi ed offuscati di assenze ed assistenze. La mancata partecipazione sociale e la profu sione di garantismo s’intrecciano, si richiamano, si potenziano, perché forse, la loro radice comune risiede nell’impossibilità a pensare le continuità transpersonali da cui la mafia trae spunto per piegare i siciliani al condizionamento psicologico. La strada per il cambiamento risiede nell’impiego di uno strumento gruppale, efficace per la cura dei legami tra persone che appartengono ad uno stesso territorioFile | Dimensione | Formato | |
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