Siamo lieti di annunciare che anche in questo numero la nostra formula editoriale composta dall’unione di saggi di produzione dellanostra scuola e di traduzioni di classici della psicoanalisi, inediti inItalia o già editi ma riproposti con nostra traduzione, si è rivelata molto efficace. Il saggio d’apertura della rivista, riguardante il nostro paradigma, la psicologia dell’Es “Desiderio, motivazione, istinto e pulsione”, è stato ideato da uno degli Scriventi, Gabriele Romeo, e da Annalisa Oliverio; in esso si va a ridefinire secondo la psicologia dell’Es tutto l’assetto motivazionale ed istintuale dell’individuo.Seguono subito dopo due articoli di Karl Abraham sullo stesso argomento, per la precisione il saggio “I riflessi del matrimonio fra consanguinei sulla psicologia delle Nevrosi” e l’autorecensione dello stesso saggio dal titolo “Matrimonio tra consanguinei e Nevrosi”; in essi viene evidenziato come un’alterazione dello sviluppo psicosessuale possa indurre a contrarre un matrimonio fra parenti o a non sposarsi affatto.Il saggio seguente è “La psicoanalisi come psicoterapia” di ErnestJones, nel quale l’autore evidenzia l’efficacia terapeutica della psicoanalisi qualora impiegata in ambito clinico.La parte metapsicologica si chiude con un saggio originale, dal titolo“Immaginario, simbolico, reale”, scritto da Pietro Grossi ed inquadrabile nell’ambito della dottrina lacaniana. Tali saggi siintitolano: “Désir dell’analista e différance” e “Malheur in domo sua”.In tale saggio viene analizzata la funzionalità dei tre registri lacaniani,ausilio estremamente importante per la loro comprensione visto che ilrelativo seminario di Jacques Lacan non è disponibile in italiano.La sezione culturale di questo numero è dedicata alla psicoanalisiapplicata alla letteratura con il saggio inedito in italiano“Interpretazione psicoanalitica del mito di Griselda” di un altro grande psicoanalista viennese, Otto Rank. In questo saggio Rank, prendendo spunto dal personaggio letterario di Giovanni Boccaccio, Griselda, descrive l’attrazione del padre verso la figlia, che successivamente George Devereux soprannominerà complesso di Laio. La sezione psicobiografica di questo numero è dedicata a JamesArthur Hadfield, uno dei primi psicoanalisti britannici. Hadfield,pastore presbiteriano oltreché medico, apparteneva al movimentoparafreudiano che si era riproposto di fondere la dottrina psicoanaliticacon quella religiosa. Tale movimento nacque prima della Prima guerramondiale, ebbe il momento di maggiore floridità nel periodo tra le dueguerre mondiali e dopo la Seconda guerra iniziò a decrescere per poiscomparire tra il 1950 ed il 1960. Hadfield è noto per essere stato unodei soci fondatori di due importanti cliniche londinesi, la Tavistock e laPortman, per aver ideato un nuovo paradigma conosciuto come analisiriduttiva diretta ed infine per essere stato il primo analista didatta di Wilfred Ruprecht Bion. Il saggio, nel quale vengono tratteggiati la vitaed il pensiero di Hadfield, è arricchito dal suo albero analitico edall’elenco delle sue opere, almeno di quelle di cui siamo a conoscenza,in ordine cronologico, con tutte le edizioni in inglese ed in italiano. Ilsaggio è stato ideato e scritto, oltreché da uno degli editorialisti,Gabriele Romeo, anche da Francesca Salzone e da Moni Barreca.La sezione di psicopatologia comprende, in questo numero, il saggio“Sui fattori scatenanti delle Nevrosi” nel quale il Maestro, SigmundFreud, delinea con estrema chiarezza i fattori scatenanti dellepsicopatologie e per la precisione tratta quelli relativi alle frustrazionida insuccesso; nel saggio “Individuazione psicoanalitica di alcuni tratticaratteriali” (in Italian Imago, vol. II, fasc. 1. pp. 528-58, SPG, Reggio Calabria) edito quattro anni dopo egli tratterà i fattori scatenanti relativi alle frustrazioni da successo.Nella sezione di tecnica troviamo un brevissimo saggio di Paul Federn dal titolo “Sul ritorno del rimosso per stimoli visivi” centrato sulle conseguenze di terapie inefficaci ed un saggio originale di Rosina Mandalari “Sul controtransfert” nel quale, dopo una carrellata storica sulle diverse visioni del controtransfert, vengono definiti e delimitati limiti e pregi dell’uso del controtransfert nel trattamento analitico.La sezione clinica apre col saggio di Paul Federn “Sulle sensazioni oniriche da stimoli somatici” nel quale, tramite l’esposizione di un caso clinico, l’autore fa notare come le sensazioni organiche possano influenzare l’attività onirica.Nella sezione dedicata alle recensioni troviamo il bellissimo libro diGirolamo Lo Verso e Serena Giunta “Fare gruppi: indicazioni per la clinica, la formazione e la ricerca”; di questo libro Laura Calabrese eCarmele Toscano ne fanno un’attenta disamina evidenziandone la grande utilità clinica e didattica.Pubblichiamo, sia pure con ritardo, il saluto doveroso, formulato daLuigi Baldari, ad una brillante Collega, purtroppo deceduta, la Dott.ssaManuela Tartari, autrice di molti saggi, socia fondatrice e past-president dell’Istituto Italiano di Micropsicoanalisi nonché docente presso l’Istituto di Psicoanalisi dell’Università di Mosca.Il numero termina con la bellissima silloge “Levigazione del vuoto”ad opera di Sara Cassandra e di Massimiliano Tognetti, dove la psicoanalisi diventa poesia o forse dove la poesia diventa psicoanalisi
romeo vincenzo maria (2024). Editoriale. ITALIAN IMAGO, II(1), 3-5.
Editoriale.
romeo vincenzo maria
2024-03-01
Abstract
Siamo lieti di annunciare che anche in questo numero la nostra formula editoriale composta dall’unione di saggi di produzione dellanostra scuola e di traduzioni di classici della psicoanalisi, inediti inItalia o già editi ma riproposti con nostra traduzione, si è rivelata molto efficace. Il saggio d’apertura della rivista, riguardante il nostro paradigma, la psicologia dell’Es “Desiderio, motivazione, istinto e pulsione”, è stato ideato da uno degli Scriventi, Gabriele Romeo, e da Annalisa Oliverio; in esso si va a ridefinire secondo la psicologia dell’Es tutto l’assetto motivazionale ed istintuale dell’individuo.Seguono subito dopo due articoli di Karl Abraham sullo stesso argomento, per la precisione il saggio “I riflessi del matrimonio fra consanguinei sulla psicologia delle Nevrosi” e l’autorecensione dello stesso saggio dal titolo “Matrimonio tra consanguinei e Nevrosi”; in essi viene evidenziato come un’alterazione dello sviluppo psicosessuale possa indurre a contrarre un matrimonio fra parenti o a non sposarsi affatto.Il saggio seguente è “La psicoanalisi come psicoterapia” di ErnestJones, nel quale l’autore evidenzia l’efficacia terapeutica della psicoanalisi qualora impiegata in ambito clinico.La parte metapsicologica si chiude con un saggio originale, dal titolo“Immaginario, simbolico, reale”, scritto da Pietro Grossi ed inquadrabile nell’ambito della dottrina lacaniana. Tali saggi siintitolano: “Désir dell’analista e différance” e “Malheur in domo sua”.In tale saggio viene analizzata la funzionalità dei tre registri lacaniani,ausilio estremamente importante per la loro comprensione visto che ilrelativo seminario di Jacques Lacan non è disponibile in italiano.La sezione culturale di questo numero è dedicata alla psicoanalisiapplicata alla letteratura con il saggio inedito in italiano“Interpretazione psicoanalitica del mito di Griselda” di un altro grande psicoanalista viennese, Otto Rank. In questo saggio Rank, prendendo spunto dal personaggio letterario di Giovanni Boccaccio, Griselda, descrive l’attrazione del padre verso la figlia, che successivamente George Devereux soprannominerà complesso di Laio. La sezione psicobiografica di questo numero è dedicata a JamesArthur Hadfield, uno dei primi psicoanalisti britannici. Hadfield,pastore presbiteriano oltreché medico, apparteneva al movimentoparafreudiano che si era riproposto di fondere la dottrina psicoanaliticacon quella religiosa. Tale movimento nacque prima della Prima guerramondiale, ebbe il momento di maggiore floridità nel periodo tra le dueguerre mondiali e dopo la Seconda guerra iniziò a decrescere per poiscomparire tra il 1950 ed il 1960. Hadfield è noto per essere stato unodei soci fondatori di due importanti cliniche londinesi, la Tavistock e laPortman, per aver ideato un nuovo paradigma conosciuto come analisiriduttiva diretta ed infine per essere stato il primo analista didatta di Wilfred Ruprecht Bion. Il saggio, nel quale vengono tratteggiati la vitaed il pensiero di Hadfield, è arricchito dal suo albero analitico edall’elenco delle sue opere, almeno di quelle di cui siamo a conoscenza,in ordine cronologico, con tutte le edizioni in inglese ed in italiano. Ilsaggio è stato ideato e scritto, oltreché da uno degli editorialisti,Gabriele Romeo, anche da Francesca Salzone e da Moni Barreca.La sezione di psicopatologia comprende, in questo numero, il saggio“Sui fattori scatenanti delle Nevrosi” nel quale il Maestro, SigmundFreud, delinea con estrema chiarezza i fattori scatenanti dellepsicopatologie e per la precisione tratta quelli relativi alle frustrazionida insuccesso; nel saggio “Individuazione psicoanalitica di alcuni tratticaratteriali” (in Italian Imago, vol. II, fasc. 1. pp. 528-58, SPG, Reggio Calabria) edito quattro anni dopo egli tratterà i fattori scatenanti relativi alle frustrazioni da successo.Nella sezione di tecnica troviamo un brevissimo saggio di Paul Federn dal titolo “Sul ritorno del rimosso per stimoli visivi” centrato sulle conseguenze di terapie inefficaci ed un saggio originale di Rosina Mandalari “Sul controtransfert” nel quale, dopo una carrellata storica sulle diverse visioni del controtransfert, vengono definiti e delimitati limiti e pregi dell’uso del controtransfert nel trattamento analitico.La sezione clinica apre col saggio di Paul Federn “Sulle sensazioni oniriche da stimoli somatici” nel quale, tramite l’esposizione di un caso clinico, l’autore fa notare come le sensazioni organiche possano influenzare l’attività onirica.Nella sezione dedicata alle recensioni troviamo il bellissimo libro diGirolamo Lo Verso e Serena Giunta “Fare gruppi: indicazioni per la clinica, la formazione e la ricerca”; di questo libro Laura Calabrese eCarmele Toscano ne fanno un’attenta disamina evidenziandone la grande utilità clinica e didattica.Pubblichiamo, sia pure con ritardo, il saluto doveroso, formulato daLuigi Baldari, ad una brillante Collega, purtroppo deceduta, la Dott.ssaManuela Tartari, autrice di molti saggi, socia fondatrice e past-president dell’Istituto Italiano di Micropsicoanalisi nonché docente presso l’Istituto di Psicoanalisi dell’Università di Mosca.Il numero termina con la bellissima silloge “Levigazione del vuoto”ad opera di Sara Cassandra e di Massimiliano Tognetti, dove la psicoanalisi diventa poesia o forse dove la poesia diventa psicoanalisiFile | Dimensione | Formato | |
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