Ancona è diventata sede universitaria in tempi recenti, sol- tanto un cinquantennio fa, ma le sue strutture sanitarie, il manicomio e l’ospedale, avevano un rilievo regionale o in- terregionale già nella prima metà del Novecento [29]. Me- dici originari di Ancona, come Augusto Tamburini, sebbene abbiano costruito altrove la loro carriera, hanno comunque contribuito allo sviluppo della città e delle sue istituzioni, e la biblioteca dell’ex-manicomio a lui intitolata costituisce uno strumento prezioso per lo studio della psichiatria, della neurologia e, più in generale, della medicina tra fine Otto- cento e primo Novecento, compresa l’acromegalia. Ancona, inoltre, da sempre città di mare, centro di commerci e scam- bi con l’Oriente e il Mediterraneo, ha ospitato seppure per breve tempo, a metà del Cinquecento, uno straordinario me- dico itinerante, l’ebreo portoghese Amato Lusitano, la cui opera conserva memorie altrimenti perdute della città e del suo territorio, tra cui la storia del gigante di Senigallia.

Stefania Fortuna, Giorgio Arnaldi (2022). Acromegalia e Ancona: un fil rouge lungo trecento anni, da Amato Lusitano ad Augusto Tamburini. L'ENDOCRINOLOGO, 23, 412 [10.1007/s40619-022-01137-x].

Acromegalia e Ancona: un fil rouge lungo trecento anni, da Amato Lusitano ad Augusto Tamburini

Giorgio Arnaldi
Ultimo
2022-01-01

Abstract

Ancona è diventata sede universitaria in tempi recenti, sol- tanto un cinquantennio fa, ma le sue strutture sanitarie, il manicomio e l’ospedale, avevano un rilievo regionale o in- terregionale già nella prima metà del Novecento [29]. Me- dici originari di Ancona, come Augusto Tamburini, sebbene abbiano costruito altrove la loro carriera, hanno comunque contribuito allo sviluppo della città e delle sue istituzioni, e la biblioteca dell’ex-manicomio a lui intitolata costituisce uno strumento prezioso per lo studio della psichiatria, della neurologia e, più in generale, della medicina tra fine Otto- cento e primo Novecento, compresa l’acromegalia. Ancona, inoltre, da sempre città di mare, centro di commerci e scam- bi con l’Oriente e il Mediterraneo, ha ospitato seppure per breve tempo, a metà del Cinquecento, uno straordinario me- dico itinerante, l’ebreo portoghese Amato Lusitano, la cui opera conserva memorie altrimenti perdute della città e del suo territorio, tra cui la storia del gigante di Senigallia.
2022
Stefania Fortuna, Giorgio Arnaldi (2022). Acromegalia e Ancona: un fil rouge lungo trecento anni, da Amato Lusitano ad Augusto Tamburini. L'ENDOCRINOLOGO, 23, 412 [10.1007/s40619-022-01137-x].
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Fortuna-Arnaldi2022_Article_AcromegaliaEAnconaUnFilRougeLu.pdf

accesso aperto

Dimensione 1.78 MB
Formato Adobe PDF
1.78 MB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/638543
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact