La memoria riguarda la valutazione della resistenza in situ dei calcestruzzi e riveste notevole importanza per giudicare la sicurezza e la durabilità delle strutture in cemento armato. Essa riporta alcuni criteri di valutazione della resistenza in situ dei calcestruzzi strutturali che è possibile determinare a posteriori attraverso prove di compressione su provini cilindrici ricavati da carote estratte dalle strutture da esaminare. Si evidenziano i principali fattori che influenzano i risultati delle prove di laboratorio e come questi vadano interpretati per la determinazione più attendibile della resistenza in situ dell’opera. Con riferimento ad indagini riguardanti opere realizzate in Sicilia nell’ultimo quarantennio, si espongono i criteri adottati durante il corso di accertamenti, eseguiti nell’ambito di un importante incidente probatorio, per interpretare i risultati delle prove di compressione su campioni estratti da carote e vengono discussi i fattori correttivi che intervengono per una corretta determinazione della resistenza in opera. Le prove di compressione sono state eseguite presso l’Università di Palermo, utilizzando una macchina universale Zwick/Roell/Z600 da 600 kN di classe 0,5, nel rispetto della norma UNI EN 12504-1:2002. Il valor medio della resistenza del calcestruzzo in opera (definita come resistenza strutturale) è in genere inferiore al valor medio della resistenza dei prelievi in fase di getto, costipati a rifiuto e maturati in condizioni di laboratorio (definita come resistenza potenziale). Le modalità di determinazione della resistenza strutturale hanno come riferimento normativo le UNI EN 12504-1:2002, UNI EN 12504-2:2001, UNI EN 12504-3:2005, UNI EN 12504-4:2005 nonché le Linee Guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale e per la valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo pubblicate dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Nella Circolare n. 617/2009, pubblicata sulla G.U. del 27.02.2009 del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, “Istruzioni per l’applicazione delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14.01.2008”

Scibilia, N., Lo Cacciato, G. (2010). VALUTAZIONE DELLA RESISTENZA IN SITU DEI CALCESTRUZZI STRUTTURALI. In Atti del XVIII CONGRESSO C.T.E. Brescia 11-13 novembre 2010 (pp.319-328). Milano : C.T.E..

VALUTAZIONE DELLA RESISTENZA IN SITU DEI CALCESTRUZZI STRUTTURALI

SCIBILIA, Nunzio;
2010-01-01

Abstract

La memoria riguarda la valutazione della resistenza in situ dei calcestruzzi e riveste notevole importanza per giudicare la sicurezza e la durabilità delle strutture in cemento armato. Essa riporta alcuni criteri di valutazione della resistenza in situ dei calcestruzzi strutturali che è possibile determinare a posteriori attraverso prove di compressione su provini cilindrici ricavati da carote estratte dalle strutture da esaminare. Si evidenziano i principali fattori che influenzano i risultati delle prove di laboratorio e come questi vadano interpretati per la determinazione più attendibile della resistenza in situ dell’opera. Con riferimento ad indagini riguardanti opere realizzate in Sicilia nell’ultimo quarantennio, si espongono i criteri adottati durante il corso di accertamenti, eseguiti nell’ambito di un importante incidente probatorio, per interpretare i risultati delle prove di compressione su campioni estratti da carote e vengono discussi i fattori correttivi che intervengono per una corretta determinazione della resistenza in opera. Le prove di compressione sono state eseguite presso l’Università di Palermo, utilizzando una macchina universale Zwick/Roell/Z600 da 600 kN di classe 0,5, nel rispetto della norma UNI EN 12504-1:2002. Il valor medio della resistenza del calcestruzzo in opera (definita come resistenza strutturale) è in genere inferiore al valor medio della resistenza dei prelievi in fase di getto, costipati a rifiuto e maturati in condizioni di laboratorio (definita come resistenza potenziale). Le modalità di determinazione della resistenza strutturale hanno come riferimento normativo le UNI EN 12504-1:2002, UNI EN 12504-2:2001, UNI EN 12504-3:2005, UNI EN 12504-4:2005 nonché le Linee Guida per la messa in opera del calcestruzzo strutturale e per la valutazione delle caratteristiche meccaniche del calcestruzzo pubblicate dal Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici. Nella Circolare n. 617/2009, pubblicata sulla G.U. del 27.02.2009 del Servizio Tecnico Centrale del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, “Istruzioni per l’applicazione delle Nuove Norme Tecniche per le Costruzioni di cui al D.M. 14.01.2008”
Settore ICAR/09 - Tecnica Delle Costruzioni
12-nov-2010
XVIII CONGRESSO C.T.E. - Collegio dei Tecnici dell'Edilizia
Brescia
11-13 nov. 2011
XVIII
2010
10
Scibilia, N., Lo Cacciato, G. (2010). VALUTAZIONE DELLA RESISTENZA IN SITU DEI CALCESTRUZZI STRUTTURALI. In Atti del XVIII CONGRESSO C.T.E. Brescia 11-13 novembre 2010 (pp.319-328). Milano : C.T.E..
Proceedings (atti dei congressi)
Scibilia, N; Lo Cacciato, G
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