RIVALI E COLLEGHI: LA LEX POMPEIA LICINIA DE TRIBUNICIA POTESTATE E IL PRIMO CONSOLATO DI POMPEO E CRASSO

The lex Pompeia Licinia de tribunicia potestate and the first consulate of Pompey and Crassus · In 70 BC Pompey and Crassus, on the strength of their personal successes (Pompey of the victory over Sertorius, Crassus of that over Spartacus) win their first consulate. Despite the already existing rivalry between the two future triumvirs, which worsened during the campaign against Spartacus, Pompey and Crassus, in 71 BC, find themselves united by the convenience of exploiting the great personal prestige, the strength of their ‘personal’ armies, the opportunity to take advantage of the propaganda effect, on the populares, of an electoral program centered on the return to the tribunes of the ancient prerogatives, stolen by Silla. Therefore, temporarily shelving their rivalries, in 71 BC. they present themselves at the gates of Rome, with their armies still in arms, to obtain recognition from the Senate of their candidacies for the consulate for 70 BC. The ‘coexistence’ of the two eternal rivals, however, remains problematic, even after their election to the consulate : the same legislative action suffers, which is limited to the essential reforms for the implementation of the electoral program, the lex Pompeia Licinia de tribunicia potestate and the lex Aurelia iudiciaria by L. Aurelio Cotta. This work aims to analyze these legislative reforms, in the light of a legislative action carried out mainly on the basis of political ambition and personal interests and no longer, therefore, a sure expression of the constitutional principle of concordia ordinum, however partially recovered, as an agreement between senators and equites, in the judicial reform of L. Aurelio Cotta.

Nel 70 a.C. Pompeo e Crasso, forti dei loro successi personali (Pompeo della vittoria su Sertorio, Crasso di quella su Spartaco) conquistano il loro I consolato. Ad onta della rivalità già esistente tra i due futuri triumviri, peraltro acuitasi durante la campagna contro Spartaco, Pompeo e Crasso, nel 71 a.C., si ritrovano accumunati dalla convenienza di sfruttare il grande prestigio personale, la forza dei loro eserciti ‘personali’, l’opportunità di approfittare dell’effetto propagandistico, sui populares, di un programma elettorale imperniato sulla restituzione ai tribuni delle antiche prerogative, sottratte da Silla. Pertanto, accantonate temporaneamente le loro rivalità, nel 71 a.C. si presentano alle porte di Roma, con i loro eserciti ancora in armi, per ottenere il riconoscimento dal senato delle loro candidature al consolato per il 70 a.C. La ‘convivenza’ dei due eterni rivali rimane, tuttavia, problematica, anche dopo la loro elezione al consolato : ne soffre la stessa azione legislativa, che si limita alle riforme essenziali alla realizzazione del programma elettorale, la lex Pompeia Licinia de tribunicia potestate e la lex Aurelia iudiciaria di L. Aurelio Cotta. Il presente lavoro mira ad analizzare queste riforme legislative, alla luce di un’azione legislativa condotta prevalentemente sulla base dell’ambizione politica e degli interessi personali e non più, quindi, sicera espressione del principio costituzionale della concordia ordinum, tuttavia in parte recuperata, come accordo tra senatori e equites, nella riforma giudiziaria di L. Aurelio Cotta.