Queste note vogliono mettere in relazione la forma architettonica del teatro alla messa in scena, cercando di riflettere su una frattura che esiste tra il mondo dell’architettura e quello delle arti sceniche. Occorre, al fine di creare una partecipazione attiva del pubblico all’azione, interrogare questo spazio duale, ritenuto spesso invalicabile, e rimetterlo in discussione non volendo negare a priori la sua ‘consacrata’ spazialità. Il regista e lo scenografo, lavorando insieme, possono creare varianti al ‘vecchio sistema’ forzando il tradizionale rapporto dell’intera macchina teatrale.
VESCO, M.I. (2012). L'architettura dei teatri: semplicità e complessità dello spazio teatrale. CONTEMPORARY SCENOGRAPHY, 3(3), 1-3.
L'architettura dei teatri: semplicità e complessità dello spazio teatrale
VESCO, Maria Isabella
2012-01-01
Abstract
Queste note vogliono mettere in relazione la forma architettonica del teatro alla messa in scena, cercando di riflettere su una frattura che esiste tra il mondo dell’architettura e quello delle arti sceniche. Occorre, al fine di creare una partecipazione attiva del pubblico all’azione, interrogare questo spazio duale, ritenuto spesso invalicabile, e rimetterlo in discussione non volendo negare a priori la sua ‘consacrata’ spazialità. Il regista e lo scenografo, lavorando insieme, possono creare varianti al ‘vecchio sistema’ forzando il tradizionale rapporto dell’intera macchina teatrale.File | Dimensione | Formato | |
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