Dalla costa all'interno e ritorno: la costruzione dell'identità turistica del territorio interessato dal Piano Strategico dei Nebrodi

La promozione del turismo viene oggi considerata, in maniera unanime, uno degli elementi basilari per lo start up dell'economia nazionale ed in particolare delle regioni del Mezzogiorno. L'osservazione della situazione attuale evidenzia invece come la Sicilia sia scarsamente competitiva nel mercato turistico. Negli ultimi anni, in Sicilia, solo alcune entità territoriali sovracomunali hanno avviato, almeno a livello programmatico, politiche mirate ad una valorizzazione turistica di qualità, attenta ai luoghi e all'identità culturale locale. Tra queste, l'area nebroidea in provincia di Messina, costituita da centri costieri, collinari e montani, può rappresentare un caso di studio emblematico. In tale ambito le dinamiche intercomunali in atto, risultano fortemente orientate verso la valorizzazione delle specificità del patrimonio territoriale nonché al rafforzamento, o alla costituzione, delle aggregazioni dei soggetti e delle progettualità locali in cui determinante, ai fini delle successive iniziative a carattere sovracomunale, è stata l'istituzione del Parco regionale dei Nebrodi all'inizio degli anni '90. Nell'ambito di un bando di concorso per la promozione di proposte di riqualificazione urbana e miglioramento della qualità della vita nei comuni siciliani, emanato dalla Regione nel 2004, il Comune di Sant'Agata di Militello, nella qualità di capofila del PIT 21 "Polo Turistico Tirreno Centrale", ha ricevuto nel 2005 un finanziamento per la redazione di un Piano Strategico nell'ottica di rafforzare la cornice sociale, istituzionale e di governance anche in vista della nuova programmazione dei fondi strutturali 2007-2013. Le azioni delineate nei documenti del Piano Strategico prevedono di valorizzare il "prodotto" Nebrodi, geograficamente identificabile con la vasta porzione di territorio costituito da 34 municipalità appartenenti a 3 distinti sistemi locali (PIT 21, PIT 33 e Consorzio "Costa Saracena") che per la prima volta si avviano a ricercare percorsi comuni attraverso l'individuazione delle più adeguate tipologie di turismo verso cui il territorio deve orientarsi, potenziandole in un'ottica di sistema, al fine di promuovere e comunicare un'immagine unitaria del prodotto all'esterno.