With an interpretative sentence, the Constitutional Court cracks the dividing glass between 41-bis detainees and children over the age of 12, outlining a constitutionally and conventionally oriented interpretation of the law and of penitentiary memorandum regulating family visitation and the transfer of objects. In balancing the security reasons that require avoiding connections with the outside world and the human right to affectivity of minors, the Court chooses to smooth out the “insuperable rigidity” connected to the special regime and recognises the “symbiotic damage” inflicted by imprisonment on family relations. A hermeneutic openness that suggests avoiding disproportionate limitations on physical contact between the child and the inmate and allows flexible evaluations by the prison administration and the Surveillance Court, to be oriented in accordance with the international statute of human detention.
Con una sentenza interpretativa di rigetto la Corte costituzionale incrina il vetro separatorio fra detenuti al 41-bis e figli ultradodicenni, delineando un’esegesi costituzionalmente e convenzionalmente orientata del dato legislativo e delle circolari normanti i colloqui familiari e il passaggio di oggetti. Nel bilanciamento fra le ragioni di sicurezza che impongono di evitare i collegamenti con l’esterno e il diritto umano all’affettività dei minori, la Corte sceglie di smussare le «insuperabili rigidità» connesse al regime speciale e riconosce il “danno simbiotico” inferto dalla carcerazione alle relazioni familiari. Un’apertura ermeneutica che suggerisce di evitare sproporzionate limitazioni al contatto fisico fra minore e soggetto ristretto e consente valutazioni flessibili all’amministrazione penitenziaria e alla magistratura di sorveglianza, da orientare in conformità allo statuto internazionale della detenzione umana.
Paola Maggio (2024). La Corte costituzionale si pronuncia sul diritto dei figli minori ad abbracciare durante i colloqui i genitori o i nonni ristretti al 41-bis ord. penit. PROCESSO PENALE E GIUSTIZIA(1), 101-121.
La Corte costituzionale si pronuncia sul diritto dei figli minori ad abbracciare durante i colloqui i genitori o i nonni ristretti al 41-bis ord. penit.
Paola Maggio
2024-01-01
Abstract
With an interpretative sentence, the Constitutional Court cracks the dividing glass between 41-bis detainees and children over the age of 12, outlining a constitutionally and conventionally oriented interpretation of the law and of penitentiary memorandum regulating family visitation and the transfer of objects. In balancing the security reasons that require avoiding connections with the outside world and the human right to affectivity of minors, the Court chooses to smooth out the “insuperable rigidity” connected to the special regime and recognises the “symbiotic damage” inflicted by imprisonment on family relations. A hermeneutic openness that suggests avoiding disproportionate limitations on physical contact between the child and the inmate and allows flexible evaluations by the prison administration and the Surveillance Court, to be oriented in accordance with the international statute of human detention.File | Dimensione | Formato | |
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