Nel contesto di coesistenza tra città e paesaggio che in quest’epoca caratterizza il territorio, emergono dei sistemi paralleli, spesso marginali, di edifici in stato di abbandono. Se la rovina archeologica ricopre il ruolo di elemento primario nel nucleo urbano, ruderi di epoche più recenti disegnano paesaggi di scarto, descrivendo scenari figurativi della quotidianità operativamente improduttivi. Queste architetture, rovine contemporanee e opere incompiute, sono analoghe tra loro, restando però elementi semanticamente distinti. L’elemento centrale di questo rapporto è il tempo, che, avvalorato dalla nudità e incompletezza formale degli incompiuti e delle rovine, descrive uno stato di sospensione che si proietta su queste architetture, quasi a farle coincidere. È possibile quindi, attraverso l’azione progettuale, attivare processi di ri-significazione finalizzati al superamento della dimensione di sospensione che caratterizza rovine e incompiuti, in favore della condizione di a-temporalità intesa come parametro per la qualità dell’architettura?
Paccagnella, E. (2023). Il tempo analogico delle architetture sospese. Paesaggi di rovine contemporanee e opere incompiute. In Quaderni di 4A - Collana interdisciplinare di culture del progetto. Accademia Adrianea Edizioni.
Il tempo analogico delle architetture sospese. Paesaggi di rovine contemporanee e opere incompiute
Paccagnella, Elena
2023-10-01
Abstract
Nel contesto di coesistenza tra città e paesaggio che in quest’epoca caratterizza il territorio, emergono dei sistemi paralleli, spesso marginali, di edifici in stato di abbandono. Se la rovina archeologica ricopre il ruolo di elemento primario nel nucleo urbano, ruderi di epoche più recenti disegnano paesaggi di scarto, descrivendo scenari figurativi della quotidianità operativamente improduttivi. Queste architetture, rovine contemporanee e opere incompiute, sono analoghe tra loro, restando però elementi semanticamente distinti. L’elemento centrale di questo rapporto è il tempo, che, avvalorato dalla nudità e incompletezza formale degli incompiuti e delle rovine, descrive uno stato di sospensione che si proietta su queste architetture, quasi a farle coincidere. È possibile quindi, attraverso l’azione progettuale, attivare processi di ri-significazione finalizzati al superamento della dimensione di sospensione che caratterizza rovine e incompiuti, in favore della condizione di a-temporalità intesa come parametro per la qualità dell’architettura?File | Dimensione | Formato | |
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