An in-depth study of the so-called chronicle of Michele da Piazza, filled with the usual stereotypes about women, sheds light on the agency of Queen Elizabeth of Carinthia, who exploited an alliance between the Germans of her court and the Palizzi family of Messina, to fight her political opponents, her brother- in-law Giovanni, Duke of Randazzo, and Blasco Alagona, Count of Mistretta, and clashed with the archbishops of Cefalù and Messina. Elisabeth doesn’t escape the stereotypes of the dowager queen with a minor heir to throne, who can be easily influenced due to female weakness and, at the same time, resorts to subterfuge to defend her son and protect herself. Beyond the language full of stereotypes, documentary sources reveal the patronage of the queen, close to Franciscan spirituality, and the fundamental space of prayer and charity. On an international level, she took part in the peace negotiations between the Kingdom of Sicily and the Kingdom of Naples and had correspondence with Pope Clemente VI and Peter IV of Aragon.

L’esame approfondito della cronaca del cosiddetto Michele da Piazza, infarcita dei consueti stereotipi sulle donne, getta luce sulla agency della regina Elisabetta di Carinzia che fece leva su un’alleanza tra i tedeschi della sua corte e la famiglia Palizzi per lottare contro gli avversari politici, il cognato Giovanni, duca di Randazzo, e Blasco Alagona, conte di Mistretta, e si scontrò con gli arcivescovi di Cefalù e Messina. Elisabetta non sfugge agli stereotipi della regina vedova con un erede al trono minore, che è facilmente influenzabile a causa della debolezza femminile e, al contempo, ricorrere a sotterfugi per difendere il figlio e tutelare sé stessa. Al di là del linguaggio, infarcito di stereotipi, dalle fonti documentarie emergono il mecenatismo della regina, vicina alla spiritualità francescana, e lo spazio fondamentale della preghiera e della beneficienza. Sul piano internazionale, partecipò alle trattative di pace tra il Regno di Sicilia e il Regno di Napoli ed ebbe rapporti epistolari con papa Clemente VI e Pietro IV d’Aragona.

patrizia sardina (2023). La regina Elisabetta di Carinzia: straniera e vedova nella Sicilia del Trecento. In P. Corrao (a cura di), L'isola immaginata. Stereotipi e mitologie nella storia della Sicilia (pp. 67-90). Palermo : Palermo University Press.

La regina Elisabetta di Carinzia: straniera e vedova nella Sicilia del Trecento

patrizia sardina
2023-01-01

Abstract

An in-depth study of the so-called chronicle of Michele da Piazza, filled with the usual stereotypes about women, sheds light on the agency of Queen Elizabeth of Carinthia, who exploited an alliance between the Germans of her court and the Palizzi family of Messina, to fight her political opponents, her brother- in-law Giovanni, Duke of Randazzo, and Blasco Alagona, Count of Mistretta, and clashed with the archbishops of Cefalù and Messina. Elisabeth doesn’t escape the stereotypes of the dowager queen with a minor heir to throne, who can be easily influenced due to female weakness and, at the same time, resorts to subterfuge to defend her son and protect herself. Beyond the language full of stereotypes, documentary sources reveal the patronage of the queen, close to Franciscan spirituality, and the fundamental space of prayer and charity. On an international level, she took part in the peace negotiations between the Kingdom of Sicily and the Kingdom of Naples and had correspondence with Pope Clemente VI and Peter IV of Aragon.
2023
Settore M-STO/01 - Storia Medievale
patrizia sardina (2023). La regina Elisabetta di Carinzia: straniera e vedova nella Sicilia del Trecento. In P. Corrao (a cura di), L'isola immaginata. Stereotipi e mitologie nella storia della Sicilia (pp. 67-90). Palermo : Palermo University Press.
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