VII Convegno Nazionale di Sociologia dell'ambiente Abstract di Pietro Pizzuto La valutazione di efficacia di gestione delle aree protette. Quale metodologia per la Sicilia? Un presupposto fondamentale per le aree protette consiste nel mantenimento a lungo termine del patrimonio naturalistico e culturale che custodiscono. Ciò nonostante, aumentano i segni di cedimento nei sistemi di aree protette al punto che in molti casi si assiste a fenomeni di degrado. Riconoscere l’ampia gamma di problemi che le aree protette devono affrontare ha condotto alla rivalutazione dei loro piani di gestione. Oggi vi è la necessità di una migliore conoscenza delle condizioni in cui versano le aree protette e dell’efficacia della loro gestione. Persino nei paesi dove le prospettive per le aree protette appaiono più sicure, la questione dell’efficacia di gestione è considerata una priorità. Il supporto della politica e del pubblico non può essere dato per scontato e c’è una richiesta crescente nei progetti pubblici, compresi quelli che riguardano le aree protette, di dimostrare la loro efficacia. Inoltre i dirigenti hanno bisogno di sapere se le loro attività gestionali stanno raggiungendo i risultati attesi, ma purtroppo spesso mancano le informazioni necessarie a tali valutazioni. La gestione adattativa è irrealizzabile in assenza di questo genere di informazioni. In tutti i paesi in cui non è stato costituito un adeguato sistema di raccolta e di analisi dei dati sullo stato delle aree protette si assiste ad una scarsa comprensione del concetto di efficacia di gestione e di come possa essere misurato. Nel passato l’efficacia di gestione delle aree protette veniva valutata sulla base dei fondi spesi, dei permessi concessi, delle iniziative intraprese o del numero di leggi o regolamenti adottati. Questo genere di informazioni non indica necessariamente i progressi gestionali. Per valutare è necessario stabilire se le misure adottate hanno prodotto i risultati desiderati. È questo ciò che già fanno molti gestori nei casi in cui il legame tra azioni e conseguenze è facilmente osservabile. Tuttavia non sempre è così semplice ed immediato misurare la distanza tra i risultati attesi e quelli realmente ottenuti. Inoltre i gestori non riescono a volte a realizzare una costante valutazione ed un quotidiano monitoraggio della ricaduta effettiva delle proprie scelte gestionali a causa della mancanza di tempo. Sono, infatti, spesso oberati dal lavoro quotidiano. D’altro canto sentono la necessità di dimostrare di aver bene impiegato i soldi pubblici che sono stati forniti loro. Oggi, a causa della sempre maggiore carenza di fondi pubblici, è estremamente necessario dotarsi di sistemi che possano garantire che gli investimenti compiuti conducano a risultati concreti e misurabili. I sistemi di valutazione e di monitoraggio sono indispensabili per orientare i modelli di gestione verso soluzioni sempre più efficaci. Permettono, infatti, di realizzare una gestione adattativa basata su un approccio flessibile e dinamico che consente di riorientare gli approcci e le scelte in relazione ai risultati ottenuti, siano essi successi o fallimenti. Inoltre rendono gli enti di gestione più trasparenti, ne ottimizzano la relazione sia con la società civile che con i committenti pubblici, fornendo risposte chiare circa le motivazione che sostengono le scelte gestionali. Sono quindi molteplici i benefici che un efficace sistema di valutazione e di monitoraggio potrebbe garantire ai gestori. In primo luogo fornirebbe gli strumenti necessari ad orientare il modello gestionale verso la adattabilità, la versatilità e quindi il miglioramento continuo delle performance. In secondo luogo i gestori di aree protette godrebbero di maggiore fiducia e sostegno da parte della società e degli enti finanziatori. Ciò renderebbe ovviamente più agevoli i processi compartecipativi culturali e sociali, e leggittimerebbe ulteriormente i gestori nella richiesta dei finanziamenti. I sistemi di valutazione vanno quindi considerati come strumenti che assistono i gestori nel loro operato. Il progetto di ricerca Proprio per far fronte a tali pressanti necessità e bisogni è stata elaborata una ricerca volta ad individuare gli approcci e gli strumenti di indagine necessari alla valutazione dell'efficacia di gestione delle aree protette. Rimanendo sempre legati alle esperienze internazionali (IUCN), è necessario definire le modalità con cui raccogliere e sistematizzare i dati di contesto relativi a tutte le aree protette presenti sul territorio regionale siciliano. Le metodologie e alle linee guida per la valutazione dell'efficacia di gestione delle AAPP, sperimentate ed elaborate dall'IUCN e da altre Organizzazioni Internazionali meritano particolare attenzione. In diverse occasioni ed incontri, organizzati dall'IUCN a livello internazionale, il tema dell'efficacia di gestione delle AAPP è stato oggetto di confronto ed analisi approfondite. In particolare sugli indicatori di gestione sono già disponibili utili riferimenti, che necessitano comunque di una opportuna valutazione e verifica per essere applicati nella realtà territoriale locale. Una volta individuati i fattori ritenuti essenziali per la descrizione dello stato di un’area protetta, ed i relativi indicatori di contesto, bisogna verificarne la rispondenza alle caratteristiche della realtà della regione siciliana. D’altro canto, al fine di applicare sul territorio regionale parametri identificati a livello internazionale, è necessario tenere in considerazione il complesso sistema di soggetti gestori e l’articolazione stratificata e differenziata delle varie realtà territoriali locali. Per la la definizione degli indicatori di performance, volti a valutare la distance-to-target, bisogna fissare dei benchmark di riferimento sulla base della diversità degli obiettivi a cui tende la programmazione dei diversi enti di gestione e sulla base dell’entità e del contesto del territorio protetto (parchi regionali, riserve terrestri, riserve marine, orientate, speciali, di crinale, metropolitane…). Per raggiungere un tale obiettivo risulta fondamentale il contributo degli enti internazionali di ricerca così come la comunicazione con gli enti di gestione presenti sul territorio. Identificare gli indicatori di performance è un compito estremamente complesso, realizzabile soltanto grazie ad una concezione sistemica della problematica. Ogni valutazione cambia sensibilmente se viene spostato il punto di vista. Di conseguenza è necessario definire il punto di vista in relazione alle indicazioni internazionali, alle caratteristiche locali ed agli obiettivi che gli enti gestori si sono posti innanzi. Mentre gli indicatori di contesto rappresentano set omogenei di parametri che descrivono il quadro d’insieme del sistema delle aree protette regionale, quelli di performance servono a valutare la distanza tra i risultati raggiunti dalla politica di gestione e gli obiettivi programmati. I secondi mostrano una difficoltà che i primi non celano: gli obiettivi programmati possono variare sensibilmente da contesto a contesto.

Pizzuto, P. (2011). La valutazione di efficacia di gestione delle aree protette. Quale metodologia per la Sicilia?. In a cura di Lauro Struffi (a cura di), Crisi Economica, Crisi Ambientale, Nuovi Modelli Sociali, Atti del 7° convegno dei sociologi dell'ambiente italiani, (pp. 305-315). Trento : Università degli Studi di Trento.

La valutazione di efficacia di gestione delle aree protette. Quale metodologia per la Sicilia?

PIZZUTO, Pietro
2011-01-01

Abstract

VII Convegno Nazionale di Sociologia dell'ambiente Abstract di Pietro Pizzuto La valutazione di efficacia di gestione delle aree protette. Quale metodologia per la Sicilia? Un presupposto fondamentale per le aree protette consiste nel mantenimento a lungo termine del patrimonio naturalistico e culturale che custodiscono. Ciò nonostante, aumentano i segni di cedimento nei sistemi di aree protette al punto che in molti casi si assiste a fenomeni di degrado. Riconoscere l’ampia gamma di problemi che le aree protette devono affrontare ha condotto alla rivalutazione dei loro piani di gestione. Oggi vi è la necessità di una migliore conoscenza delle condizioni in cui versano le aree protette e dell’efficacia della loro gestione. Persino nei paesi dove le prospettive per le aree protette appaiono più sicure, la questione dell’efficacia di gestione è considerata una priorità. Il supporto della politica e del pubblico non può essere dato per scontato e c’è una richiesta crescente nei progetti pubblici, compresi quelli che riguardano le aree protette, di dimostrare la loro efficacia. Inoltre i dirigenti hanno bisogno di sapere se le loro attività gestionali stanno raggiungendo i risultati attesi, ma purtroppo spesso mancano le informazioni necessarie a tali valutazioni. La gestione adattativa è irrealizzabile in assenza di questo genere di informazioni. In tutti i paesi in cui non è stato costituito un adeguato sistema di raccolta e di analisi dei dati sullo stato delle aree protette si assiste ad una scarsa comprensione del concetto di efficacia di gestione e di come possa essere misurato. Nel passato l’efficacia di gestione delle aree protette veniva valutata sulla base dei fondi spesi, dei permessi concessi, delle iniziative intraprese o del numero di leggi o regolamenti adottati. Questo genere di informazioni non indica necessariamente i progressi gestionali. Per valutare è necessario stabilire se le misure adottate hanno prodotto i risultati desiderati. È questo ciò che già fanno molti gestori nei casi in cui il legame tra azioni e conseguenze è facilmente osservabile. Tuttavia non sempre è così semplice ed immediato misurare la distanza tra i risultati attesi e quelli realmente ottenuti. Inoltre i gestori non riescono a volte a realizzare una costante valutazione ed un quotidiano monitoraggio della ricaduta effettiva delle proprie scelte gestionali a causa della mancanza di tempo. Sono, infatti, spesso oberati dal lavoro quotidiano. D’altro canto sentono la necessità di dimostrare di aver bene impiegato i soldi pubblici che sono stati forniti loro. Oggi, a causa della sempre maggiore carenza di fondi pubblici, è estremamente necessario dotarsi di sistemi che possano garantire che gli investimenti compiuti conducano a risultati concreti e misurabili. I sistemi di valutazione e di monitoraggio sono indispensabili per orientare i modelli di gestione verso soluzioni sempre più efficaci. Permettono, infatti, di realizzare una gestione adattativa basata su un approccio flessibile e dinamico che consente di riorientare gli approcci e le scelte in relazione ai risultati ottenuti, siano essi successi o fallimenti. Inoltre rendono gli enti di gestione più trasparenti, ne ottimizzano la relazione sia con la società civile che con i committenti pubblici, fornendo risposte chiare circa le motivazione che sostengono le scelte gestionali. Sono quindi molteplici i benefici che un efficace sistema di valutazione e di monitoraggio potrebbe garantire ai gestori. In primo luogo fornirebbe gli strumenti necessari ad orientare il modello gestionale verso la adattabilità, la versatilità e quindi il miglioramento continuo delle performance. In secondo luogo i gestori di aree protette godrebbero di maggiore fiducia e sostegno da parte della società e degli enti finanziatori. Ciò renderebbe ovviamente più agevoli i processi compartecipativi culturali e sociali, e leggittimerebbe ulteriormente i gestori nella richiesta dei finanziamenti. I sistemi di valutazione vanno quindi considerati come strumenti che assistono i gestori nel loro operato. Il progetto di ricerca Proprio per far fronte a tali pressanti necessità e bisogni è stata elaborata una ricerca volta ad individuare gli approcci e gli strumenti di indagine necessari alla valutazione dell'efficacia di gestione delle aree protette. Rimanendo sempre legati alle esperienze internazionali (IUCN), è necessario definire le modalità con cui raccogliere e sistematizzare i dati di contesto relativi a tutte le aree protette presenti sul territorio regionale siciliano. Le metodologie e alle linee guida per la valutazione dell'efficacia di gestione delle AAPP, sperimentate ed elaborate dall'IUCN e da altre Organizzazioni Internazionali meritano particolare attenzione. In diverse occasioni ed incontri, organizzati dall'IUCN a livello internazionale, il tema dell'efficacia di gestione delle AAPP è stato oggetto di confronto ed analisi approfondite. In particolare sugli indicatori di gestione sono già disponibili utili riferimenti, che necessitano comunque di una opportuna valutazione e verifica per essere applicati nella realtà territoriale locale. Una volta individuati i fattori ritenuti essenziali per la descrizione dello stato di un’area protetta, ed i relativi indicatori di contesto, bisogna verificarne la rispondenza alle caratteristiche della realtà della regione siciliana. D’altro canto, al fine di applicare sul territorio regionale parametri identificati a livello internazionale, è necessario tenere in considerazione il complesso sistema di soggetti gestori e l’articolazione stratificata e differenziata delle varie realtà territoriali locali. Per la la definizione degli indicatori di performance, volti a valutare la distance-to-target, bisogna fissare dei benchmark di riferimento sulla base della diversità degli obiettivi a cui tende la programmazione dei diversi enti di gestione e sulla base dell’entità e del contesto del territorio protetto (parchi regionali, riserve terrestri, riserve marine, orientate, speciali, di crinale, metropolitane…). Per raggiungere un tale obiettivo risulta fondamentale il contributo degli enti internazionali di ricerca così come la comunicazione con gli enti di gestione presenti sul territorio. Identificare gli indicatori di performance è un compito estremamente complesso, realizzabile soltanto grazie ad una concezione sistemica della problematica. Ogni valutazione cambia sensibilmente se viene spostato il punto di vista. Di conseguenza è necessario definire il punto di vista in relazione alle indicazioni internazionali, alle caratteristiche locali ed agli obiettivi che gli enti gestori si sono posti innanzi. Mentre gli indicatori di contesto rappresentano set omogenei di parametri che descrivono il quadro d’insieme del sistema delle aree protette regionale, quelli di performance servono a valutare la distanza tra i risultati raggiunti dalla politica di gestione e gli obiettivi programmati. I secondi mostrano una difficoltà che i primi non celano: gli obiettivi programmati possono variare sensibilmente da contesto a contesto.
2011
Settore SPS/10 - Sociologia Dell'Ambiente E Del Territorio
Pizzuto, P. (2011). La valutazione di efficacia di gestione delle aree protette. Quale metodologia per la Sicilia?. In a cura di Lauro Struffi (a cura di), Crisi Economica, Crisi Ambientale, Nuovi Modelli Sociali, Atti del 7° convegno dei sociologi dell'ambiente italiani, (pp. 305-315). Trento : Università degli Studi di Trento.
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