Memoria e futuro in via Plebiscito. La casa-studio catanese di Giovanna Brogna/Sonnino

Cristina Costanzo's contribution offers an in-depth analysis of Giovanna Brogna/Sonnino's home-studio in Catania, where the artist began a "process of archiving a world that existed" in a symbiotic relationship between art and life. A very talented director and producer, Brogna/Sonnino, who investigates and combines different media and languages, has developed a very close relationship with her hometown. In the Brogna/Sonnino house in via Plebiscito, worthy of a visit with the artist, his fascinating intermedial works which revolve around the languages ​​of cinema, photography and more find space. His installations in the form of an "altar", in addition to revealing the centrality of the archive as an artistic tool and its autobiographical vocation in his research, are exemplary of the value that Brogna/Sonnino recognizes in the offering, understood as a gift and sharing of little things in life just as happens in his extraordinary home in Catania, where memory and future dialogue and open up to new possibilities for reading everyday life.

Il contributo di Cristina Costanzo propone un approfondimento sulla casa-studio di Giovanna Brogna/Sonnino a Catania, dove l’artista ha avviato un “processo di archiviazione di un mondo che è esistito” in un rapporto simbiotico tra arte e vita. Regista e produttrice di grande talento, Brogna/Sonnino, che indaga e coniuga diversi media e linguaggi, ha maturato un rapporto strettissimo con la sua città natale. Nella casa di Brogna/Sonnino in via Plebiscito, meritevole di una visita con l’artista, trovano spazio i suoi affascinanti lavori intermediali che ruotano intorno ai linguaggi del cinema, della fotografia e non solo. Le sue installazioni in forma di “altarino”, oltre a rivelare la centralità che nella sua ricerca rivestono l’archivio come strumento artistico e la vocazione autobiografica, sono esemplari del valore che Brogna/Sonnino riconosce all’offerta, intesa come dono e condivisione delle piccole cose della vita proprio come avviene nella sua straordinaria casa catanese, in cui memoria e futuro dialogano e si aprono a nuove possibilità di lettura del quotidiano.