NUOVO RECUPERO DI REPERTI ARCHEOLOGICI DA MONTELEPRE (PA)

n August 2015, some boxes containing archaeological finds were delivered to the Carabinieri of Montelepre, deposited by an anonymous person in front of the house of a local inhabitant (fig. 1). The Carabinieri promptly contacted the BB.CC.AA Superintendency. of Palermo, to which the materials were assigned by the judicial authority. This is a notable group of finds dating back to the Archaic and Hellenistic periods; their good state of conservation seems to indicate their relevance to grave goods and in particular their provenance from the locality of Manico di Quarara, where the necropolis of the indigenous center of Monte d'Oro was located, defaced for decades by clandestine excavations. The artefacts delivered, mainly of medium and small size (cups, skyphoi, lamps, lekythoi, gutti, jugs), include vases of Attic production with black paint and red figures and probably of colonial production; common ceramics and vases of indigenous production, among which a hydria with a decorative motif painted with bands and spirals stands out. Of note is a black-painted cup, type C, with an inscription engraved on the bottom of the foot (see ultra, O. Tribulato), a single amphora, numerous loom weights 4. All the finds described probably come from unauthorized excavations and from fortuitous discoveries made in Montelepre. Therefore, the Superintendence, in order to valorise them in the places of discovery and to raise awareness among citizens regarding these assets as "common goods" which, if held by private individuals must be returned to the community, has decided to exhibit a significant selection of them at the Torre dei Ventimiglia (fig. 2), current site of the Civic Museum of Montelepre 5. RMC 4 A further group of eight loom weights, some with an (illegible) stamp, was delivered to the Carabinieri at the end of January 2015. 5 The vases displayed following delivery to the Superintendence, they were restored by Giulia Terranova. ​

Nell' agosto 2015 furono recapitate ai Carabinieri di Montelepre alcune scatole contenenti reperti archeologici, depositate da un anonimo davanti l'abitazione di un abitante del luogo (fig. 1). I Carabinieri contattarono prontamente la Soprintendenza BB.CC.AA. di Palermo, cui i materiali sono stati assegnati dall'autorità giudiziaria. Si tratta di un notevole gruppo di reperti databili tra l'età arcaica e l'età ellenistica; il buono stato di conservazione sembra indiziare la loro pertinenza a corredi di tombe e in particolare una provenienza dalla località di Manico di Quarara, dov'era situata la necropoli del centro indigeno di Monte d'Oro, da decenni deturpata da scavi clandestini. I reperti consegnati, in prevalenza di medie e piccole dimensioni (coppe, skyphoi, lucerne, lekythoi, gutti, brocche), comprendono vasi di produzione attica a vernice nera e a figure rosse e probabilmente di produzione coloniale; ceramica comune e vasi di produzione indigena, tra cui spicca un'hydria con motivo decorativo dipinto a bande e spirali. Si segnala una coppa a vernice nera, tipo C, con iscrizione incisa sul fondo del piede (vedi ultra, O. Tribulato), un'unica anfora, numerosi pesi da telaio 4. Tutti i reperti descritti, provengono probabilmente da scavi non autorizzati e da rinvenimenti fortuiti effettuati a Montelepre. Pertanto, la Soprintendenza, al fine di una loro valorizzazione nei luoghi di rinvenimento e di una sensibilizzazione della cittadinanza nei confronti di questi beni quali "beni comuni" che, qualora detenuti da privati devono essere restituiti alla collettività, ha deciso di esporne una significativa selezione presso la Torre dei Ventimiglia (fig. 2), attuale sede del Museo Civico di Montelepre 5. RMC 4 Un ulteriore gruppo di otto pesi da telaio, alcuni con bollo (illeggibile) è stato consegnato ai Carabinieri a fine gennaio 2015. 5 I vasi esposti a seguito della consegna alla Soprintendenza sono stati restaurati da Giulia Terranova.