Presence of deaf pupils in school, starting from nursery and kindergarten, constitutes a great opportunity to reflect on the inclusion processes and to conceive and experiment pedagogical and methodological-didactic innovations that are enriching for all children, as it involves different interrelated areas, first of all the linguistic-communicative one, essential for cognitive, emotional and relational development, and central to the teaching-learning processes. It also sheds new light on the specifics of human communication, deepening the role of body and space in the intersubjective relationship, adopting a multimodal and embodied perspective. Therefore it promotes, in parallel, new ways of mediation and conducting activities by educators and teachers , not only in pre-school contexts, but also in every eduacational level. In the article I will therefore try to show why, as far as deaf children are concerned, the pedagogical perspective cannot be separated from developmental psychology, psycholinguistics, neurosciences and the historical-cultural perspective. I will then deepen the possible methodological choices if a bilingual perspective is adopted and the achievable objectives for both deaf and hearing children.

La presenza di alunni sordi nella scuola, fin dal nido e dalla scuola dell’infanzia, costituisce una grande opportunità per riflettere sui processi di inclusione e per ideare e sperimentare innovazioni pedagogiche e metodologico-didattiche arricchenti per tutti i bambini, poichè comporta il coinvolgimento di diversi ambiti tra loro interrelati, primo tra tutti quello linguistico-comunicativo, indispensabile allo sviluppo cognitivo, emotivo e relazionale, e centrale nei processi di insegnamento-apprendimento. Getta inoltre una nuova luce sulle specificità della comunicazione umana, approfondendo il ruolo del corpo e dello spazio nella relazione intersoggettiva, adottando una prospettiva multimodale ed embodied e promuove quindi, parallelamente, nuove modalità di mediazione e di conduzione delle attività da parte di educatori e insegnanti, non solo nei contesti prescolari, ma anche in tutti i livelli di istruzione. Nell’articolo proverò quindi a mostrare perché, per quanto riguarda i bambini sordi, la prospettiva pedagogica non può essere separata dalla psicologia dello sviluppo, dalla psicolinguistica, dalle neuroscienze e dalla prospettiva storico-culturale. Approfondirò quindi le scelte metodologiche possibili se si adotta una prospettiva bilingue e gli obiettivi raggiungibili sia per i bambini sordi che udenti.

Mignosi Elena (2023). La Lingua dei Segni Italiana (LIS) nella scuola: la prospettiva bilingue ed embodied come risorsa inclusiva per alunni sordi e udenti a partire dai contesti educativi zero-sei. STUDI SULLA FORMAZIONE(2), 283-293 [10.36253/ssf-14723].

La Lingua dei Segni Italiana (LIS) nella scuola: la prospettiva bilingue ed embodied come risorsa inclusiva per alunni sordi e udenti a partire dai contesti educativi zero-sei

Mignosi Elena
2023-12-01

Abstract

Presence of deaf pupils in school, starting from nursery and kindergarten, constitutes a great opportunity to reflect on the inclusion processes and to conceive and experiment pedagogical and methodological-didactic innovations that are enriching for all children, as it involves different interrelated areas, first of all the linguistic-communicative one, essential for cognitive, emotional and relational development, and central to the teaching-learning processes. It also sheds new light on the specifics of human communication, deepening the role of body and space in the intersubjective relationship, adopting a multimodal and embodied perspective. Therefore it promotes, in parallel, new ways of mediation and conducting activities by educators and teachers , not only in pre-school contexts, but also in every eduacational level. In the article I will therefore try to show why, as far as deaf children are concerned, the pedagogical perspective cannot be separated from developmental psychology, psycholinguistics, neurosciences and the historical-cultural perspective. I will then deepen the possible methodological choices if a bilingual perspective is adopted and the achievable objectives for both deaf and hearing children.
dic-2023
Settore M-PED/01 - Pedagogia Generale E Sociale
Settore M-PED/03 - Didattica E Pedagogia Speciale
Mignosi Elena (2023). La Lingua dei Segni Italiana (LIS) nella scuola: la prospettiva bilingue ed embodied come risorsa inclusiva per alunni sordi e udenti a partire dai contesti educativi zero-sei. STUDI SULLA FORMAZIONE(2), 283-293 [10.36253/ssf-14723].
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Articoli_14_Mignosi_SsF_2-2023 DEF.pdf

accesso aperto

Descrizione: Articolo in PDF, pubblicato
Tipologia: Versione Editoriale
Dimensione 671.68 kB
Formato Adobe PDF
671.68 kB Adobe PDF Visualizza/Apri

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/621133
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact