Farm Cultural Park : nuova istituzione culturale : pratiche curatoriali e autonarrazione per la rigenerazione

The article addresses the process of self-description carried out through situated cultural processes, with a strong participatory component. Briefly evoking the origins and some emblematic moments of this approach, it then focuses on the well-known case of Farm Cultural Park, founded in 2010 by the Bartoli family in the internal Sicilian municipality of Favara, which attests to the effectiveness of this self-narrative practice as a regeneration strategy. Questioning the built dimension of Farm, arguing about its architectural devices and their values, the article discusses how these processes modify the idea of cultural institution and contribute to renewing the significant dynamics of the relationship between the public and the private domains in the regeneration of fragile territories.

L’articolo affronta il procedimento di autodescrizione svolta attraverso processi culturali a forte componente partecipata, evocando brevemente origini e momenti emblematici di questo approccio. Prende in particolare in esame il noto caso di Farm Cultural Park, fondato nel 2010 dalla famiglia Bartoli nel comune interno siciliano di Favara, che attesta l’efficacia di questa pratica autonarrativa come strategia di rigenerazione. Approfondendo la dimensione costruita degli spazi di Farm, riflettendo sui dispositivi architettonici dei luoghi che ha costruito e sui loro valori, si discute come tali processi modifichino l’idea di istituzione culturale e contribuiscano a rinnovare le dinamiche significanti del rapporto fra il dominio del "pubblico" e del "privato" nelle azioni di rigenerazione dei territori fragili.