Donne che curano: saperi e pratiche nella Sicilia catalano-aragonese

The contribution investigates the spaces and roles of women who often lacked specialisation and worked in the field of care and assistance, whose knowledge (obstetrical, surgical, pharmacological) ), often acquired through unofficial paths, was viewed with suspicion by men. In spite of the attempt of learned medicine to relegate them to areas exclusively related to sexuality and reproduction, and in spite of the accusation of a circumscribed and incomplete knowledge, therefore dangerous, women engaged in caring and assisting in a ductile manner took care of everyone's health, pioneers of a less expensive medicine and therefore more advantageous for large strata of society: a practical medicine that was practiced in the domestic rather than academic.

Il contributo indaga spazi e ruoli di donne spesso prive di specializzazione che operarono nel settore della cura e dell’assistenza, i cui saperi (ostetrici, chirurgici, farmacologici) spesso acquisiti attraverso percorsi non ufficiali furono guardati con sospetto dagli uomini. Nonostante il tentativo della medicina dotta di relegarle in ambiti legati esclusivamente a sessualità e riproduzione, e nonostante l’accusa di un sapere circoscritto e lacunoso, perciò pericoloso, le donne impegnate a curare ed assistere si occuparono in maniera duttile della salute di tutti, pioniere di una medicina meno costosa e dunque più vantaggiosa per larghi strati della società: una medicina pratica che fu esercitata in ambito domestico più che accademico.