La violenza come pratica collettiva di produzione delle maschilità

In this essay we will try to synthetically reread the main socio-criminological theoretical contributions through the interpretative lens of masculinity, indicating the developments a starting from positivist analyzes crossing functionalist theories to arrive at structured action approaches. Yes specifically, it deals with an arbitrary synthesis which, for reasons of space, cannot exhaustively take into account the different criminological perspectives. Finally, we will try to show, in fact, than engaging in deviant and criminal conduct – committing crime therefore – it is one of the possible modalities of which a subject he can also dispose to do masculinity, especially if he doesn't have it access to legitimate symbolic and material resources.

In questo saggio cercheremo di rileggere sinteticamente i principali contributi teorici socio-criminologici attraverso la lente interpretativa della maschilità, indicando gli sviluppi a partire dalle analisi positiviste attraversando le teorie funzionaliste per approdare agli approcci dell’azione strutturata. Si tratta, nello specifico, di una sintesi arbitraria che, per ragioni di spazio, non può tener conto in modo esaustivo delle diverse prospettive criminologiche. Cercheremo, infine, di mostrare, infatti, che compiere condotte devianti e criminali – fare il crimine dunque – è una delle possibili modalità di cui un soggetto può disporre anche per fare la maschilità, soprattutto se non ha accesso a risorse simboliche e materiali legittime.