L'amore non uccide. Femminicidio e discorso pubblico: cronaca, tribunali, politiche

The empirical investigation on the representations of femicide in public judicial discourse in Italy has the aim of identifying the ways of attributing punishment in the dialectic between legal definition and jurisprudential application; identify the "expert definitions" of femicide by listening to privileged witnesses; define the frames through which the judicial discourse on feminicide is delivered to public opinion, with attention to the meaning frames and rhetorical devices that fuel the narrative. The hypothesis is that there are differentiated skills of representation and social justification of gender violence which are expressed in a hegemonic discourse full of stereotypes, although there is no lack of evidence of different socio-political-cultural resources. On the basis of these objectives, the qualitative and quantitative tools were prepared for the triple level of in-depth analysis envisaged by the study. The first area concerns the quantitative analysis of the sentences of voluntary murders of women brought to trial between 2010 and 2016

L’indagine empirica sulle rappresentazioni del femminicidio nel discorso pubblico giudiziario in Italia ha la finalità di individuare i modi di attribuzione della pena nella dialettica tra definizione giuridica e applicazione giurisprudenziale; enucleare le “definizioni esperte” del femminicidio attraverso l’ascolto di testimoni privilegiati; definire i frames attraverso cui il discorso giudiziario sul femminicidio è consegnato alla pubblica opinione, con attenzione alle cornici di senso e ai dispositivi retorici che ne alimentano la narrazione. L’ipotesi è che vi siano competenze differenziate di rappresentazione e giustificazione sociale della violenza di genere che si esternano in un discorso egemonico denso di stereotipi, pur non mancando indizi di differenti risorse socio-politico-culturali. Sulla base di tali obiettivi sono stati predisposti gli strumenti di natura quali-quantitativa per il triplice livello di approfondimento previsto dallo studio. Il primo ambito riguarda l’analisi quantitativa delle sentenze di omicidi volontari di donne andati a giudizio tra il 2010 e il 2016