Occorre ripercorrere criticamente un processo di costruzione, nell’intento di trasformare l’area di progetto attraverso un intervento strutturale, riconoscendo in essa la disponibilità per un’operazione basata sulla costruzione di un’architettura “semplice” dentro un sistema di livello superiore, e considerando il linguaggio come strumento per dire come le “cose” del progetto sono state disposte in esso, senza citazioni eclatanti, senza cedimenti a formalismi ridondanti. Il metodo è implicito in quanto è stato fin qui detto. esso risiede nella necessità di istituire un ordine attraverso attribuzioni di senso e di tentare di descriverlo: puntando a una difficile semplicità come risultato di decantazione dei dubbi, delle incertezze, dei ripensamenti; chiudendo il ragionamento con un progetto che assuma il ruolo del commento - piuttosto che quello del protagonismo - fatto di annotazioni, di spostamenti piccoli capaci di divenire, nel tempo, segni di mutazioni radicali, trasformazioni autentiche basate sulla premessa concreta del “risparmio espressivo”.

Cuccia, G. (2008). Riflessione 2ª. In C. Ajroldi, Aprile M, A. Sciascia (a cura di), Note sulla didattica del progetto (pp. 56-59). Palermo : Caracol.

Riflessione 2ª

CUCCIA, Gaetano
2008-01-01

Abstract

Occorre ripercorrere criticamente un processo di costruzione, nell’intento di trasformare l’area di progetto attraverso un intervento strutturale, riconoscendo in essa la disponibilità per un’operazione basata sulla costruzione di un’architettura “semplice” dentro un sistema di livello superiore, e considerando il linguaggio come strumento per dire come le “cose” del progetto sono state disposte in esso, senza citazioni eclatanti, senza cedimenti a formalismi ridondanti. Il metodo è implicito in quanto è stato fin qui detto. esso risiede nella necessità di istituire un ordine attraverso attribuzioni di senso e di tentare di descriverlo: puntando a una difficile semplicità come risultato di decantazione dei dubbi, delle incertezze, dei ripensamenti; chiudendo il ragionamento con un progetto che assuma il ruolo del commento - piuttosto che quello del protagonismo - fatto di annotazioni, di spostamenti piccoli capaci di divenire, nel tempo, segni di mutazioni radicali, trasformazioni autentiche basate sulla premessa concreta del “risparmio espressivo”.
2008
Settore ICAR/14 - Composizione Architettonica E Urbana
Cuccia, G. (2008). Riflessione 2ª. In C. Ajroldi, Aprile M, A. Sciascia (a cura di), Note sulla didattica del progetto (pp. 56-59). Palermo : Caracol.
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