Richiedenti asilo tra vulnerabilità e resilienza. Una ricerca internazionale.

The COVID-19 pandemic, during 2020 and 2021, had a strong impact on asylum seekers, on the one hand triggering a global closure of asylum application processes, and on the other hand exacerbating the living conditions of asylum seekers within reception systems, exacerbating their conditions of isolation and risking increasing their vulnerability. An international research team chose to research the impact of the pandemic on asylum seekers in northern Greece and southern Italy, areas identified due to the high number of asylum seekers each has since the 2015-2017 migration wave. The aim of the research was to explore the consequences of the pandemic period for asylum seekers, investigating specific dimensions of their experience - the lack of control over their lives, given the burden of expectations of salvation and freedom that had motivated their choice to travel, the precariousness of their legal status, the loss of cohabitation with their family of origin and other informal support networks, exposure to health risks - and their responses to both the pandemic and the worsening governmental and public attitudes towards them.

La pandemia COVID-19, nel corso del 2020 e del 2021, ha avuto un forte impatto sui richiedenti asilo, da un lato innescando una chiusura globale dei processi di richiesta di asilo, dall’altro inasprendo le condizioni di vita dei richiedenti asilo all’interno dei sistemi di accoglienza, aggravandone le condizioni di isolamento e rischiando di acuirne la vulnerabilità. Un gruppo di ricerca internazionale ha scelto di ricercare l'impatto della pandemia sui richiedenti asilo nel nord della Grecia e nel sud dell'Italia, aree individuate in ragione dell'elevato numero di richiedenti asilo che ciascuna di esse ha dall'ondata migratoria del 2015-2017. Lo scopo della ricerca è stato quello di esplorare le conseguenze del periodo pandemico dei richiedenti asilo, indagando dimensioni specifiche dell’esperienza – la mancanza di controllo sulla propria vita, a fronte del carico di aspettative di salvezza e di libertà che avevano mosso la scelta del viaggio, la precarietà del loro status giuridico, la perdita della convivenza con la famiglia d'origine e con altre reti di sostegno informali, l’esposizione al rischio sanitario– e le risposte degli stessi a fronte sia della pandemia sia del peggioramento dell'atteggiamento governativo e dell'opinione pubblica nei loro confronti.