Dopo una breve sequenza di tappe storiche, nel corso del XX secolo, che segna alcuni passaggi significativi nell’evoluzione del progetto luminoso applicato alla facciata degli edifici, la ricerca focalizza l’attenzione su intenzionalità, strumentazioni, intenti comunicativi e di spettacolarità di alcuni interventi a carattere artistico realizzati nell’ultimo trentennio (dagli anni ‘80 a oggi), che individuano modificazioni figurative, funzionali e di significato della facciata degli edifici e con essa di un nuovo paesaggio urbano notturno. Grazie all’avanzamento tecnico-tecnologico che realizza la rivoluzione digitale, la facciata luminosa sostituisce o talora affianca alle componenti commerciale e contemplativa, la promozione di un coinvolgimento e di un’azione da parte del fruitore-cittadino, che diviene co-autore negli atti creativi e compositivi della facciata dell’edificio. La facciata diviene touchless, la soglia diventa luogo di accadimenti, la superficie dell’edificio è una piattaforma interattiva che richiede una partecipazione collettiva. L’involucro diviene sensibile, vive e si anima tramite i contatti con l’esterno. I mezzi di questa nuova era digitale, l’introduzione di sensori, la possibilità di collegare le facciate a pc portatili, videofonini, camere digitali, la connessione in rete tra individui di tutto il mondo, lo studio a livello molecolare dei materiali sono tutti strumenti che conferiscono al progetto luminoso caratteristiche figurative e funzionalità tecniche specifiche. L’utente-fruitore-cittadino-attore, anche se non esperto nell’uso delle tecnologie o delle conoscenze di composizione estetica e visiva, può intervenire sulla modificazione del contenuto figurativo della piattaforma, utilizzandone il contenuto visuale. L’articolo individua una serie di casi esemplari desunti dall’ambito dell’architettura, del design e della ricerca artistica contemporanea, che restituiscono la ricca e numerosa consistenza del fenomeno e descrivono il lungo filone di sperimentazione che ha nell’applicazione della luce artificiale in facciata un presupposto fondativo della costruzione del progetto. Il nuovo tipo di sensorialità promosso descrive una nuova frontiera nella ricerca relativa all’evoluzione dell’edifico che diviene multimediale e segna una tappa fondamentale per l’avanzamento tecnologico e di sviluppo nell’architettura.
Del Puglia, S. (2011). Facciate di luce: nuovi scenari urbani … verso una luminosa forma partecipativa. DESIGN VIEW. MAGAZINE DELLA RETE NAZIONALE DI RICERCA SISTEMA DESIGN ITALIA, numero 0, 1-17.
Facciate di luce: nuovi scenari urbani … verso una luminosa forma partecipativa
DEL PUGLIA, Serena
2011-01-01
Abstract
Dopo una breve sequenza di tappe storiche, nel corso del XX secolo, che segna alcuni passaggi significativi nell’evoluzione del progetto luminoso applicato alla facciata degli edifici, la ricerca focalizza l’attenzione su intenzionalità, strumentazioni, intenti comunicativi e di spettacolarità di alcuni interventi a carattere artistico realizzati nell’ultimo trentennio (dagli anni ‘80 a oggi), che individuano modificazioni figurative, funzionali e di significato della facciata degli edifici e con essa di un nuovo paesaggio urbano notturno. Grazie all’avanzamento tecnico-tecnologico che realizza la rivoluzione digitale, la facciata luminosa sostituisce o talora affianca alle componenti commerciale e contemplativa, la promozione di un coinvolgimento e di un’azione da parte del fruitore-cittadino, che diviene co-autore negli atti creativi e compositivi della facciata dell’edificio. La facciata diviene touchless, la soglia diventa luogo di accadimenti, la superficie dell’edificio è una piattaforma interattiva che richiede una partecipazione collettiva. L’involucro diviene sensibile, vive e si anima tramite i contatti con l’esterno. I mezzi di questa nuova era digitale, l’introduzione di sensori, la possibilità di collegare le facciate a pc portatili, videofonini, camere digitali, la connessione in rete tra individui di tutto il mondo, lo studio a livello molecolare dei materiali sono tutti strumenti che conferiscono al progetto luminoso caratteristiche figurative e funzionalità tecniche specifiche. L’utente-fruitore-cittadino-attore, anche se non esperto nell’uso delle tecnologie o delle conoscenze di composizione estetica e visiva, può intervenire sulla modificazione del contenuto figurativo della piattaforma, utilizzandone il contenuto visuale. L’articolo individua una serie di casi esemplari desunti dall’ambito dell’architettura, del design e della ricerca artistica contemporanea, che restituiscono la ricca e numerosa consistenza del fenomeno e descrivono il lungo filone di sperimentazione che ha nell’applicazione della luce artificiale in facciata un presupposto fondativo della costruzione del progetto. Il nuovo tipo di sensorialità promosso descrive una nuova frontiera nella ricerca relativa all’evoluzione dell’edifico che diviene multimediale e segna una tappa fondamentale per l’avanzamento tecnologico e di sviluppo nell’architettura.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.