Il saggio analizza il rapporto tra controllo dell’informazione e rischio democratico. Si parte dall’analisi del nesso che lega sapere e potere per esplorare sia gli aspetti più oscuri connessi all’esercizio della cosiddetta violenza simbolica, sia – al contrario – la possibilità di utilizzare la teoria criminologica come “arma di pacificazione” e strumento per fare emergere il nesso che lega pace e giustizia sociale. Di fronte al pericolo di una incipiente normalizzazione – anche cognitiva – dell’illegalità occorre recuperare un uso del sapere come strumento di promozione della persona e “arma” di disvelamento delle iniquità. Se la tendenza attuale ci prospetta un progressivo e planetario tentativo di omologazione delle componenti più deboli e minoritarie, ridotte all’obbedienza o alla compiacenza bisogna, utilizzare il proprio sapere per mostrare che tale processo non è né l’esito inevitabile di un positivo trend di sviluppo che finirà per migliorare le condizioni di tutti, né una neutra applicazione di meccanismi di governo e di gestione della cosa pubblica, tipici di sistemi democratici; ma si tratta solo della semplice forma di imposizione di un potere di parte, attraverso l’uso di un compiacente e ruffiano sistema di sapere.

Dino A. (2011). Controllo dell’informazione e rischio democratico. In Dino A. (a cura di), Poteri criminali e crisi della democrazia (pp. 205-217). Milano- Udine : Mimesis.

Controllo dell’informazione e rischio democratico

DINO, Alessandra
2011-01-01

Abstract

Il saggio analizza il rapporto tra controllo dell’informazione e rischio democratico. Si parte dall’analisi del nesso che lega sapere e potere per esplorare sia gli aspetti più oscuri connessi all’esercizio della cosiddetta violenza simbolica, sia – al contrario – la possibilità di utilizzare la teoria criminologica come “arma di pacificazione” e strumento per fare emergere il nesso che lega pace e giustizia sociale. Di fronte al pericolo di una incipiente normalizzazione – anche cognitiva – dell’illegalità occorre recuperare un uso del sapere come strumento di promozione della persona e “arma” di disvelamento delle iniquità. Se la tendenza attuale ci prospetta un progressivo e planetario tentativo di omologazione delle componenti più deboli e minoritarie, ridotte all’obbedienza o alla compiacenza bisogna, utilizzare il proprio sapere per mostrare che tale processo non è né l’esito inevitabile di un positivo trend di sviluppo che finirà per migliorare le condizioni di tutti, né una neutra applicazione di meccanismi di governo e di gestione della cosa pubblica, tipici di sistemi democratici; ma si tratta solo della semplice forma di imposizione di un potere di parte, attraverso l’uso di un compiacente e ruffiano sistema di sapere.
2011
Settore SPS/12 - Sociologia Giuridica, Della Devianza E Mutamento Sociale
Settore SPS/08 - Sociologia Dei Processi Culturali E Comunicativi
Dino A. (2011). Controllo dell’informazione e rischio democratico. In Dino A. (a cura di), Poteri criminali e crisi della democrazia (pp. 205-217). Milano- Udine : Mimesis.
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