Il rapporto tra l’apprendimento precoce della LS e l’uso sempre più massiccio delle tecnologie nella scuola primaria rivela non solo un problema di coordinamento tra fasi e strumenti didattici, ma richiede la consapevolezza del quadro cognitivo complessivo che caratterizza tale periodo di evoluzione del bambino. L’esplicito che possiamo osservare nelle pratiche formative risulta poca cosa rispetto alle connessioni tra sviluppo del cervello e l’insieme di conoscenze linguistiche, trasversali e metacognitive, che vi sono in gioco. Strumenti e modalità cognitive, apparentemente autonomi o remoti, in realtà si rivelano fortemente interconnessi. Un orientamento ‘direttivo’ e ‘semplificativo’ nella didattica sconta le proprie insufficienze con la sempre maggiore consapevolezza della ‘complessità’, talvolta apparentemente contraddittoria, di cui è ricco l’alunno. In particolare, abilità e conoscenze di questi native digital suggeriscono un apprendimento più ‘naturale’ che parta dalle conoscenze trasversali dell’alunno e che lasci uno spazio di azione maggiore alle sinergie e ai tempi delle abilità ricettive (audio e video).
DI SPARTI, A. (2011). Digitali nativi e didattica della L2.. In B. DI SABATO, P. MAZZOTTA (a cura di), Linguistica e didattica delle lingue e dell’inglese contemporaneo Studi in onore di Gianfranco Porcelli (pp. 349-368). Bari : Pensa Multimedia Editore.
Digitali nativi e didattica della L2.
DI SPARTI, Antonino
2011-01-01
Abstract
Il rapporto tra l’apprendimento precoce della LS e l’uso sempre più massiccio delle tecnologie nella scuola primaria rivela non solo un problema di coordinamento tra fasi e strumenti didattici, ma richiede la consapevolezza del quadro cognitivo complessivo che caratterizza tale periodo di evoluzione del bambino. L’esplicito che possiamo osservare nelle pratiche formative risulta poca cosa rispetto alle connessioni tra sviluppo del cervello e l’insieme di conoscenze linguistiche, trasversali e metacognitive, che vi sono in gioco. Strumenti e modalità cognitive, apparentemente autonomi o remoti, in realtà si rivelano fortemente interconnessi. Un orientamento ‘direttivo’ e ‘semplificativo’ nella didattica sconta le proprie insufficienze con la sempre maggiore consapevolezza della ‘complessità’, talvolta apparentemente contraddittoria, di cui è ricco l’alunno. In particolare, abilità e conoscenze di questi native digital suggeriscono un apprendimento più ‘naturale’ che parta dalle conoscenze trasversali dell’alunno e che lasci uno spazio di azione maggiore alle sinergie e ai tempi delle abilità ricettive (audio e video).File | Dimensione | Formato | |
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