La questione che il volume di Giancarlo Gaeta (In attesa del Regno. Il Cristianesimo alla svolta dei tempi, Quodlibet, 2022) pone esplicitamente nella postilla finale, ma che in realtà attraversa – seppur in modi diversi – tutti i saggi in esso raccolti, è al tempo stesso provocatoria e cruciale: cosa resta oggi, a duemila anni dalla sua comparsa, del cristianesimo? Nelle pagine che seguono, proveremo a rispondere indirettamente a questa domanda, partendo da alcune brevi riflessioni che riguarderanno un’altra questione – quella riguardante la crisi del cristianesimo – che in un certo senso precede quella del “cosa resta” e che ad essa inevitabilmen te si connette. Più precisamente, cercheremo di incrociare il tema della crisi con il tema della natura del cristianesimo, perché mi pare essi siano in qualche modo indissolubilmente legati, come proverò a mostrare.
Di Piazza S (2023). Lo stridore di Dio che si fa carne. SEGNO(444), 11-14.
Lo stridore di Dio che si fa carne
Di Piazza S
2023-01-01
Abstract
La questione che il volume di Giancarlo Gaeta (In attesa del Regno. Il Cristianesimo alla svolta dei tempi, Quodlibet, 2022) pone esplicitamente nella postilla finale, ma che in realtà attraversa – seppur in modi diversi – tutti i saggi in esso raccolti, è al tempo stesso provocatoria e cruciale: cosa resta oggi, a duemila anni dalla sua comparsa, del cristianesimo? Nelle pagine che seguono, proveremo a rispondere indirettamente a questa domanda, partendo da alcune brevi riflessioni che riguarderanno un’altra questione – quella riguardante la crisi del cristianesimo – che in un certo senso precede quella del “cosa resta” e che ad essa inevitabilmen te si connette. Più precisamente, cercheremo di incrociare il tema della crisi con il tema della natura del cristianesimo, perché mi pare essi siano in qualche modo indissolubilmente legati, come proverò a mostrare.File | Dimensione | Formato | |
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