Subject of the contribution are the Immaculate Conception and the Archangel Michael kept respectively in the Cathedral of Piazza Armerina and in the Mother Church of Cerami, centers of the Sicilian hinterland. The first work is attributed for the first time to an unknown Neapolitan sculptor from the first quarter of the eighteenth century, while the second is attributed to Filippo Quattrocchi. The recently restored wooden artifacts are investigated with reference to the pertinent cultural climate and, therefore, compared with other coeval simulacra
Oggetto del contributo sono l'Immacolata Concezione e il San Michele Arcangelo custoditi rispettivamente nella Cattedrale di Piazza Armerina e nella Chiesa Madre di Cerami, centri dell'entroterra siciliano. La prima opera è ricondotta per la prima volta ad ignoto scultore napoletano del primo quarto del Settecento, la seconda, invece, è attribuita a Filippo Quattrocchi. I manufatti lignei, restaurati di recente, vengono indagati in riferimento alla pertinente temperie culturale e, pertanto, raffrontati con altri simulacri coevi
salvatore Anselmo (2022). Due sculture lignee del Settecento tra Napoli e Palermo: l’Immacolata Concezione di Piazza Armerina e il San Michele Arcangelo di Cerami. In P. Russo (a cura di), Dipingere e scolpire in Sicilia tra Medioevo ed età Moderna. Con una antologia di restauri della Soprintendenza di Enna (pp. 53-59). Palermo : : Regione siciliana, Assessorato dei beni culturali e dell’identità siciliana, Dipartimento dei beni culturali e dell’identità.
Due sculture lignee del Settecento tra Napoli e Palermo: l’Immacolata Concezione di Piazza Armerina e il San Michele Arcangelo di Cerami
salvatore Anselmo
2022-12-01
Abstract
Subject of the contribution are the Immaculate Conception and the Archangel Michael kept respectively in the Cathedral of Piazza Armerina and in the Mother Church of Cerami, centers of the Sicilian hinterland. The first work is attributed for the first time to an unknown Neapolitan sculptor from the first quarter of the eighteenth century, while the second is attributed to Filippo Quattrocchi. The recently restored wooden artifacts are investigated with reference to the pertinent cultural climate and, therefore, compared with other coeval simulacraFile | Dimensione | Formato | |
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