Suggestioni favolistiche, espressioni sentenziose e tonalità moraleggianti nel «Pamphilus»

The Latin elegiac comedies of the XIIth and XIIIth centuries are often characterized by echoes and suggestions of fable-like origin, as well as by strong moralistic, exemplary, proverbial components. In this direction, one of the most significant is undoubtedly the «Pamphilus», composed at the beginning of the XIIth century and largely indebted, in terms of plot, themes and characters, to the «De nuntio sagaci». In this essay, through an in-depth reading of the comedy, we insist on the fabulous suggestions, on the proverbial expressions and on the moralizing tones that largely innervate it, to the point of constituting an absolutely indispensable element, already, on the other hand, highlighted by the anonymous author of the «Accessus Pamphili» (who, among other things, observed that the commedia «ethicae subponitur, quia de moribus loquitur»).

Le commedie elegiache latine del XII e XIII secolo sono spesso caratterizzate da echi e suggestioni di origine favolistica, nonché da forti componenti di stampo moralistico, esemplare, proverbiale. In tal dire-zione, una delle più significative è senz’altro il «Pamphilus», composto all’inizio del XII secolo e ampiamente debitore, quanto alla trama, alle tematiche e ai personaggi, nei confronti del «De nuntio sagaci». In questo saggio, attraverso un’approfondita lettura della commedia, si insiste sulle suggestioni favolistiche, sulle espressioni proverbiali e sulle tonalità moraleggianti che largamente la innervano, fino a costituirne un elemento assolutamente indispensabile, già, d’altra parte, messo in risalto dall’anonimo autore dell’«Accessus Pamphili» (il quale, fra l’altro, osservava che la commedia «ethicae subponitur, quia de moribus loquitur»).