Qui di seguito si riportano i risultati di una ricerca effettuata nel 2014 a Palermo, nell’ambito del progetto europeo (coordinato a livello locale dal Cesie e co-finanziato al programma Daphne III - DG Giustizia) denominato Sunia Geel 2, avente come obiettivo quello di contribuire alla riduzione della violenza domestica contro donne e bambini appartenenti a minoranze etniche emarginate presenti sul territorio palermitano. L’obiettivo del presente contributo è duplice: da un punto di vista metodologico si evidenzieranno le potenzialità dell’espressione del sé attraverso l’uso e la creazione di immagini, in particolar modo quando si affrontano tematiche “sensibili” e quando il target di riferimento presenta condizioni di “vulnerabilità”, che compromettono la comunicazione verbale o la capacità d’introspezione; da un punto di vista più teorico si ipotizzerà, a partire da differenze e analogie nel modo in cui donne e uomini migranti con differenti vissuti si definiscono rispetto a modelli stereotipati di genere e a forme relazionali tra i sessi, un modello esplicativo che mette in relazione la dimensione culturale e la percezione/riconoscimento della violenza.
Marianna Siino (2021). Vita quotidiana, violenza domestica e contaminazioni culturali in una città del Mediterraneo. In G. Tumminelli, S. Greco (a cura di), Migrazioni in Sicilia 2020 (pp. 169-186). Milano : Mimesis Edizioni.
Vita quotidiana, violenza domestica e contaminazioni culturali in una città del Mediterraneo
Marianna Siino
2021-01-01
Abstract
Qui di seguito si riportano i risultati di una ricerca effettuata nel 2014 a Palermo, nell’ambito del progetto europeo (coordinato a livello locale dal Cesie e co-finanziato al programma Daphne III - DG Giustizia) denominato Sunia Geel 2, avente come obiettivo quello di contribuire alla riduzione della violenza domestica contro donne e bambini appartenenti a minoranze etniche emarginate presenti sul territorio palermitano. L’obiettivo del presente contributo è duplice: da un punto di vista metodologico si evidenzieranno le potenzialità dell’espressione del sé attraverso l’uso e la creazione di immagini, in particolar modo quando si affrontano tematiche “sensibili” e quando il target di riferimento presenta condizioni di “vulnerabilità”, che compromettono la comunicazione verbale o la capacità d’introspezione; da un punto di vista più teorico si ipotizzerà, a partire da differenze e analogie nel modo in cui donne e uomini migranti con differenti vissuti si definiscono rispetto a modelli stereotipati di genere e a forme relazionali tra i sessi, un modello esplicativo che mette in relazione la dimensione culturale e la percezione/riconoscimento della violenza.File | Dimensione | Formato | |
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