Nel saggio viene esaminata la funzione amministrativa di vigilanza, alla stregua dei principi di legalità e buon andamento dell’amministrazione, mettendone in luce la natura eclettica e complessa, perché costituita, non solo da un potere ausiliario di controllo, che è stato sempre presente in tutte le tappe evolutive dell’istituto, ma, soprattutto, da poteri di amministrazione attiva, di vario tipo ed intensità, in ragione delle diverse formule via via scelte dal legislatore per regolamentare la realtà sociale ed economica. Tra questi poteri di amministrazione attiva, il potere di direzione (o indirizzo) ed il potere di regolazione costituiscono gli elementi caratterizzanti di due specie distinte di vigilanza pubblica, denominate proprio vigilanza-direzione (o indirizzo) e vigilanza-regolazione. Di questa seconda figura viene soprattutto affrontato il problema degli atti di regolazione concretamente adottati dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, pur in assenza di un’espressa attribuzione, al fine di dimostrare la possibilità di riconoscere e legittimare in capo alla medesima Autorità un potere di regolazione di carattere imperativo, in quanto considerato elemento consustanziale alla funzione di vigilanza indipendente.
Celone, C. (2010). Buon andamento dell’amministrazione e attività di vigilanza. In Contieri A, Francario F, Immordino M, Zito A (a cura di), L’interesse pubblico tra politica e amministrazione (pp. 203-215). Napoli : Editoriale Scientifica.
Buon andamento dell’amministrazione e attività di vigilanza
CELONE, Cristiano
2010-01-01
Abstract
Nel saggio viene esaminata la funzione amministrativa di vigilanza, alla stregua dei principi di legalità e buon andamento dell’amministrazione, mettendone in luce la natura eclettica e complessa, perché costituita, non solo da un potere ausiliario di controllo, che è stato sempre presente in tutte le tappe evolutive dell’istituto, ma, soprattutto, da poteri di amministrazione attiva, di vario tipo ed intensità, in ragione delle diverse formule via via scelte dal legislatore per regolamentare la realtà sociale ed economica. Tra questi poteri di amministrazione attiva, il potere di direzione (o indirizzo) ed il potere di regolazione costituiscono gli elementi caratterizzanti di due specie distinte di vigilanza pubblica, denominate proprio vigilanza-direzione (o indirizzo) e vigilanza-regolazione. Di questa seconda figura viene soprattutto affrontato il problema degli atti di regolazione concretamente adottati dall’Autorità per la vigilanza sui contratti pubblici di lavori, servizi e forniture, pur in assenza di un’espressa attribuzione, al fine di dimostrare la possibilità di riconoscere e legittimare in capo alla medesima Autorità un potere di regolazione di carattere imperativo, in quanto considerato elemento consustanziale alla funzione di vigilanza indipendente.I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.