La sintassi della dipendenza nella prima grammatica dell’aymara

Recenti studi di storia della linguistica (Imrényi & Mazziotta 2020) hanno rilevato la necessità di ricostruire le origini del concetto moderno di dipendenza sintattica e dell'approccio basato sulla gerarchia delle relazioni grammaticali, comunemente associati al noto modello teorico di Tesnière (1959/2015). In questo ambito, lo studio delle grammatiche della prima età moderna e, in particolare, delle prime grammatiche missionarie, si rivela un fecondo campo d'indagine. La necessità di abbandonare le rigide norme della grammatica latina, spesso non adatte alla descrizione di lingue sconosciute, né in grado di offrire un modello teorico sistematico e una terminologia coerente nel dominio della sintassi, costringe infatti i grammatici missionari a inventare un nuovo metalinguaggio, in grado di descrivere la struttura delle lingue esotiche con cui gli europei vengono in contatto dopo la scoperta dell'America. Più specificamente, questo lavoro esamina la prima grammatica dell'aymara, scritta in lingua castigliana alla fine del '500 dal missionario gesuita italiano Ludovico Bertonio. Un'attenta analisi della sezione dedicata alla sintassi mostra come l'autore sia consapevole della centralità del verbo nella costruzione dell'intera frase, discostandosi dalla tradizionale suddivisione binaria soggetto-predicato. Soprattutto, Bertonio estende la nozione medievale di ‘determinazione’ (determinatio), originariamente incentrata sulla interrelazione tra due singole parole (cfr. Luthala 2020: 43; Colombat 2020), al rapporto tra due frasi intere, ovvero tra l’oración determinante e l’oración determinada, descritte come appartenenti a due diversi livelli di dipendenza. Una prima distinzione tra ordine lineare e ordine strutturale, contrariamente a quanto finora dimostrato (Graffi 2019; 2021), sembra dunque emergere ben prima dell'avvento della riflessione grammaticale dei Signori di Port-Royal.