Una delle maggiori criticità per la sostenibilità dei processi produttivi di filiera è rappresentata oggi da una complessiva scarsa redditività dei processi legati al comparto primario; per far fronte a ciò è necessario promuovere nuovi modelli organizzativi in grado di garantire un maggiore equilibrio nella distribuzione dei margini di profitto tra le imprese della filiera. La dimensione spaziale ottimale delle configurazioni relazionali tra imprese varia notevolmente in funzione delle caratteristiche dei flussi che le riguardano, dei soggetti considerati e del tipo di tecnologia. L’approccio territoriale presenta, infatti, dei limiti come unico strumento esplicativo dei fenomeni evolutivi poiché rischia di perdere di vista il contributo apportato in tal senso dalla varietà e variabilità del comportamento strategico delle imprese. Numerose ricerche documentano, ormai da qualche tempo, la nascita, all’interno delle filiere ittiche, di una “organizzazione della rete” come forma strutturale distinta che non è né di “mercato” né di “gerarchia”. In questo panorama, il modello di filiera ittica a livello siciliano mostra tutte le caratteristiche finora descritte con interessanti spunti strategici che si stanno definendo e che potrebbero fare la differenza in termini di competitività delle stesse nei mercati locali e internazionali.
STEFANO FRICANO, G.F. (2022). La filiera ittica siciliana e la valorizzazione dei prodotti. Prospettive e orientamenti strategici. In Report Annuale dell'Osservatorio della Pesca del Mediterraneo 2022 (pp. 61-76).
La filiera ittica siciliana e la valorizzazione dei prodotti. Prospettive e orientamenti strategici
STEFANO FRICANOUltimo
;Gioacchino FazioSecondo
;Giuseppe AielloPrimo
2022-12-01
Abstract
Una delle maggiori criticità per la sostenibilità dei processi produttivi di filiera è rappresentata oggi da una complessiva scarsa redditività dei processi legati al comparto primario; per far fronte a ciò è necessario promuovere nuovi modelli organizzativi in grado di garantire un maggiore equilibrio nella distribuzione dei margini di profitto tra le imprese della filiera. La dimensione spaziale ottimale delle configurazioni relazionali tra imprese varia notevolmente in funzione delle caratteristiche dei flussi che le riguardano, dei soggetti considerati e del tipo di tecnologia. L’approccio territoriale presenta, infatti, dei limiti come unico strumento esplicativo dei fenomeni evolutivi poiché rischia di perdere di vista il contributo apportato in tal senso dalla varietà e variabilità del comportamento strategico delle imprese. Numerose ricerche documentano, ormai da qualche tempo, la nascita, all’interno delle filiere ittiche, di una “organizzazione della rete” come forma strutturale distinta che non è né di “mercato” né di “gerarchia”. In questo panorama, il modello di filiera ittica a livello siciliano mostra tutte le caratteristiche finora descritte con interessanti spunti strategici che si stanno definendo e che potrebbero fare la differenza in termini di competitività delle stesse nei mercati locali e internazionali.File | Dimensione | Formato | |
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