Nel capitolo si discute del rapporto tra mondo LGBTQIA+ e Internet concentrandosi su come queste soggettività abbiano messo in atto pratiche di costruzione del sé e di messa in scena delle sessualità che hanno dato loro la possibilità di svincolarsi da rappresentazioni essenzialmente stereotipate. C’è da sottolineare che, se da un lato, i media digitali hanno offerto alla comunità LGBTQIA+ spazi sicuri in cui sviluppare specifiche modalità di interazione e socializzazione e negoziare autonomamente le proprie norme di genere e sessuali; dall’altro, presentano per le soggettività LGBTQIA+ numerosi limiti che sono ancorati alla specificità dei contesti materiali e sociali e alle loro contingenze
Rinaldi C (2022). Media digitali e sessualità non normative. In Scarcelli CM, Farci M (a cura di), MEDIA DIGITALI, GENERE E SESSUALITÀ (pp. 143-155). Milano : Mondadori Università.
Media digitali e sessualità non normative
Rinaldi C
2022-09-01
Abstract
Nel capitolo si discute del rapporto tra mondo LGBTQIA+ e Internet concentrandosi su come queste soggettività abbiano messo in atto pratiche di costruzione del sé e di messa in scena delle sessualità che hanno dato loro la possibilità di svincolarsi da rappresentazioni essenzialmente stereotipate. C’è da sottolineare che, se da un lato, i media digitali hanno offerto alla comunità LGBTQIA+ spazi sicuri in cui sviluppare specifiche modalità di interazione e socializzazione e negoziare autonomamente le proprie norme di genere e sessuali; dall’altro, presentano per le soggettività LGBTQIA+ numerosi limiti che sono ancorati alla specificità dei contesti materiali e sociali e alle loro contingenzeFile | Dimensione | Formato | |
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