I contributi di questo numero monografico, al di là dei diversi soggetti di studio e dei differenti approcci metodologici, sono riconducibili a due tematiche fondamentali, in un certo senso contrapposte e complementari: la diffusione o meglio l'irraggiamento del linguaggio delle capitali e il delinearsi di identità locali. Si tratta, come è noto, di temi più che consolidati della letteratura storiografica dedicata al Seicento, spesso ricondotti a binari interpretativi basati sul confronto tra una cultura architettonica per così dire "vincente", colta, identificabile con l'avanguardia intellettuale, e una cultura "periferica", in alcuni ambiti rifugio di miopi tradizionalismi provinciali, il cui valore è stato ricorrentemente ricercato nella capacità di assimilazione delle esperienze eteronome o nel grado di eccentricità prodotto dall'empirica bizzarria vernacolare. Secondo quest'ottica, di certo adottabile per alcuni fenomeni, sono state non di rado prodotte visioni fuorvianti, da rintracciare, a nostro avviso, soprattutto in una troppo rigida selezione delle "capitali" che ha teso a occultare un ben più articolato policentrismo culturale. Siamo insomma convinti che la singolarità di esperienze locali, oltre i tratti distintivi di culture regionali, si nascondano altri internazionalismi, altre modernità indipendenti dai tracciati codificati, altri fili rossi che attraversano l’Europa del Seicento e che attendono ancora una ponderata e rinnovata valutazione da parte della storiografia.

Piazza, S. (2010). Editoriale. LEXICON. STORIE E ARCHITETTURA IN SICILIA, 10-11(10-11), 5-6.

Editoriale

PIAZZA, Stefano
2010-01-01

Abstract

I contributi di questo numero monografico, al di là dei diversi soggetti di studio e dei differenti approcci metodologici, sono riconducibili a due tematiche fondamentali, in un certo senso contrapposte e complementari: la diffusione o meglio l'irraggiamento del linguaggio delle capitali e il delinearsi di identità locali. Si tratta, come è noto, di temi più che consolidati della letteratura storiografica dedicata al Seicento, spesso ricondotti a binari interpretativi basati sul confronto tra una cultura architettonica per così dire "vincente", colta, identificabile con l'avanguardia intellettuale, e una cultura "periferica", in alcuni ambiti rifugio di miopi tradizionalismi provinciali, il cui valore è stato ricorrentemente ricercato nella capacità di assimilazione delle esperienze eteronome o nel grado di eccentricità prodotto dall'empirica bizzarria vernacolare. Secondo quest'ottica, di certo adottabile per alcuni fenomeni, sono state non di rado prodotte visioni fuorvianti, da rintracciare, a nostro avviso, soprattutto in una troppo rigida selezione delle "capitali" che ha teso a occultare un ben più articolato policentrismo culturale. Siamo insomma convinti che la singolarità di esperienze locali, oltre i tratti distintivi di culture regionali, si nascondano altri internazionalismi, altre modernità indipendenti dai tracciati codificati, altri fili rossi che attraversano l’Europa del Seicento e che attendono ancora una ponderata e rinnovata valutazione da parte della storiografia.
2010
Piazza, S. (2010). Editoriale. LEXICON. STORIE E ARCHITETTURA IN SICILIA, 10-11(10-11), 5-6.
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