Il presente contributo intende esporre alcune riflessioni che emergono da una conoscenza diretta del sistema dell’arte contemporanea, oltre che dallo studio approfondito del dibattito scientifico sul suo funzionamento. Si propone a tal fine una chiave di lettura aziendalista, tesa cioè a identificare comportamenti relativi all’organizzazione della produzione che dimostrino la consapevolezza circa le risorse chiave, i processi fondamentali e le strategie necessarie al successo nel campo specifico. Senza addentrarsi nel tema della creatività individuale dei singoli produttori interni al settore artistico, in questo breve trattato verrà analizzata la figura dell’artista intesa come prototipo dell’auto-imprenditore, capace persino di differenziare la propria offerta rispetto ai diversi segmenti di domanda cui mira. Lungi dal voler sfatare il mito dell’arte fine a se stessa, l’intenzione del presente scritto è volta piuttosto a riconoscere all’artista un’intelligenza di tipo organizzativo e produttivo, la quale si deve ovviamente aggiungere alle capacità creative per ottenere il successo sperato.
MANTOAN, D. (2015). La fine dell'artista bohémien. Auto-imprenditorialità e differenziazione della produzione nel mercato dell'arte. In D. Mantoan, S. Bianchi (a cura di), 30+ anni di aziendalista in Laguna. Gli studi manageriali a Venezia (pp. 199-208). Venezia : Edizioni Ca’ Foscari - Digital Publishing.
La fine dell'artista bohémien. Auto-imprenditorialità e differenziazione della produzione nel mercato dell'arte
MANTOAN, Diego
2015-01-01
Abstract
Il presente contributo intende esporre alcune riflessioni che emergono da una conoscenza diretta del sistema dell’arte contemporanea, oltre che dallo studio approfondito del dibattito scientifico sul suo funzionamento. Si propone a tal fine una chiave di lettura aziendalista, tesa cioè a identificare comportamenti relativi all’organizzazione della produzione che dimostrino la consapevolezza circa le risorse chiave, i processi fondamentali e le strategie necessarie al successo nel campo specifico. Senza addentrarsi nel tema della creatività individuale dei singoli produttori interni al settore artistico, in questo breve trattato verrà analizzata la figura dell’artista intesa come prototipo dell’auto-imprenditore, capace persino di differenziare la propria offerta rispetto ai diversi segmenti di domanda cui mira. Lungi dal voler sfatare il mito dell’arte fine a se stessa, l’intenzione del presente scritto è volta piuttosto a riconoscere all’artista un’intelligenza di tipo organizzativo e produttivo, la quale si deve ovviamente aggiungere alle capacità creative per ottenere il successo sperato.File | Dimensione | Formato | |
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