Il contributo, ripercorrendo la produzione legislativa emanata sul tema dell’intervento nei centri storici dalla Regione Siciliana dagli anni Settanta ad oggi, si sofferma in particolare sulla LR 13/2015 “Norme per favorire il recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici”, un provvedimento legislativo molto contestato in ambito accademico che, di fatto, costituisce un grave arretramento culturale e tecnico non tenendo in alcun conto gli avanzamenti metodologici sul tema dei centri storici a partire dalla Carta di Gubbio del 1960. Nell’intento di favorire il recupero dei centri storici, la legge si fa portatrice di una serie di semplificazioni, a partire dal ricorso a classificazioni tipologiche approssimative e predefinite per tutti i centri storici siciliani (non certo riconducibili agli studi della cosiddetta scuola muratoriana), che consentono di omettere le analisi storiche e urbanistiche delle diverse realtà territoriali, dimenticando che i centri storici sono strutture urbane di antica formazione, che costituiscono la parte più pregiata della città contemporanea e il palinsesto della memoria collettiva.
Abbate, G. (2022). L'intervento nei centri storici: uno sguardo al quadro normativo. URBANISTICA INFORMAZIONI(302), 89-91.
L'intervento nei centri storici: uno sguardo al quadro normativo
Abbate, G
2022-01-01
Abstract
Il contributo, ripercorrendo la produzione legislativa emanata sul tema dell’intervento nei centri storici dalla Regione Siciliana dagli anni Settanta ad oggi, si sofferma in particolare sulla LR 13/2015 “Norme per favorire il recupero del patrimonio edilizio di base dei centri storici”, un provvedimento legislativo molto contestato in ambito accademico che, di fatto, costituisce un grave arretramento culturale e tecnico non tenendo in alcun conto gli avanzamenti metodologici sul tema dei centri storici a partire dalla Carta di Gubbio del 1960. Nell’intento di favorire il recupero dei centri storici, la legge si fa portatrice di una serie di semplificazioni, a partire dal ricorso a classificazioni tipologiche approssimative e predefinite per tutti i centri storici siciliani (non certo riconducibili agli studi della cosiddetta scuola muratoriana), che consentono di omettere le analisi storiche e urbanistiche delle diverse realtà territoriali, dimenticando che i centri storici sono strutture urbane di antica formazione, che costituiscono la parte più pregiata della città contemporanea e il palinsesto della memoria collettiva.File | Dimensione | Formato | |
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