L''autore analizza - in qualità di "osservatore partecipante" in quanto protagonista della vicenda - un "case study" emblematico di violazione del diritto di critica politica in Italia. Attraverso la ricostruzione di un procedimento civile per diffamazione a mezzo stampa - che, dopo un lungo iter giudiziario durato dodici anni, si conclude in Italia con una sentenza definitiva di condanna in Cassazione, e successivamente a Strasburgo con un''opposta sentenza della Corte Europea dei Diritti dell''Uomo che condanna l''Italia per violazione dell''art.10 (libertà d''espressione)della Convenzione - si mettono in luce i limiti culturali e normativi che consentono un uso spregiudicato del procedimento giudiziario come strumento di censura del diritto di critica. Nello specifico si analizzano le conseguenze di tale fenomeno sul terreno della lotta contro la mafia, valutandone le implicazioni particolarmente perniciose, nella misura in cui la piena libertà di informazione, di critica e di ricerca è indispensabile per individuare e stigmatizzare tutti quei comportamenti che configurino delle responsabilità politiche e morali, indipendentemente dall’accertamento di eventuali responsabilità penali che spetta esclusivamente alla magistratura. Più in generale si analizza la contraddizione tra la garanzia formale, assicurata dalla Costituzione italiana, ai diritti che riguardano complessivamente la sfera della libertà d’espressione (informazione, critica e ricerca) e, conseguentemente, della stessa partecipazione democratica, e invece una prassi legislativa, per un verso, e giurisprudenziale, per un altro, che spesso contraddicono gli stessi principi costituzionali. Analizzando, poi, i riflessi della sentenza europea sul diritto interno, si mette in luce il permanere in Italia di un vuoto legislativo, che riguarda la mancata previsione, sia nel processo penale che in quello civile, di una revisione delle sentenze definitive in conseguenza delle pronunce della Corte di Strasburgo.

Riolo, C. (2010). Màfia,polìtica e direito de crìtica: um caso emblemàtico. In A. Dino, W. Fanganiello Maierovitch (a cura di), Novas tendencias da criminalidade transnacional mafiosa (pp. 177-200). Sao Paulo : UNESP.

Màfia,polìtica e direito de crìtica: um caso emblemàtico

RIOLO, Claudio
2010-01-01

Abstract

L''autore analizza - in qualità di "osservatore partecipante" in quanto protagonista della vicenda - un "case study" emblematico di violazione del diritto di critica politica in Italia. Attraverso la ricostruzione di un procedimento civile per diffamazione a mezzo stampa - che, dopo un lungo iter giudiziario durato dodici anni, si conclude in Italia con una sentenza definitiva di condanna in Cassazione, e successivamente a Strasburgo con un''opposta sentenza della Corte Europea dei Diritti dell''Uomo che condanna l''Italia per violazione dell''art.10 (libertà d''espressione)della Convenzione - si mettono in luce i limiti culturali e normativi che consentono un uso spregiudicato del procedimento giudiziario come strumento di censura del diritto di critica. Nello specifico si analizzano le conseguenze di tale fenomeno sul terreno della lotta contro la mafia, valutandone le implicazioni particolarmente perniciose, nella misura in cui la piena libertà di informazione, di critica e di ricerca è indispensabile per individuare e stigmatizzare tutti quei comportamenti che configurino delle responsabilità politiche e morali, indipendentemente dall’accertamento di eventuali responsabilità penali che spetta esclusivamente alla magistratura. Più in generale si analizza la contraddizione tra la garanzia formale, assicurata dalla Costituzione italiana, ai diritti che riguardano complessivamente la sfera della libertà d’espressione (informazione, critica e ricerca) e, conseguentemente, della stessa partecipazione democratica, e invece una prassi legislativa, per un verso, e giurisprudenziale, per un altro, che spesso contraddicono gli stessi principi costituzionali. Analizzando, poi, i riflessi della sentenza europea sul diritto interno, si mette in luce il permanere in Italia di un vuoto legislativo, che riguarda la mancata previsione, sia nel processo penale che in quello civile, di una revisione delle sentenze definitive in conseguenza delle pronunce della Corte di Strasburgo.
2010
Riolo, C. (2010). Màfia,polìtica e direito de crìtica: um caso emblemàtico. In A. Dino, W. Fanganiello Maierovitch (a cura di), Novas tendencias da criminalidade transnacional mafiosa (pp. 177-200). Sao Paulo : UNESP.
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