Delineare una riflessione in grado di condensare il termine spazio con quello di società, nei tempi contemporanei, conduce ad una lettura dell’organismo urbano alla luce delle variabili imposte dalla società postindustriale. A partire dagli ultimi decenni del Novecento l’innalzamento dei canali di comunicazione a strumenti di controllo del potere si è rivelata la contromisura del sistema capitalistico alla crisi dell’industria per la definizione di nuove modalità di produzione e spostamento della ricchezza che hanno individuato nella rivoluzione informatica e digitale il proprio paradigma di riferimento. La condizione postmoderna tratteggiata da Jean François Lyotard negli anni Ottanta e descritta nei risvolti architettonici ne L’Architettura dell’Immateriale di Gianfranco Neri e Paolo Zoffoli nel 1992, ha individuato nella riverberazione dell’immagine il dato primario della produzione di ogni bene. Tale processo, nel comprendere i manufatti architettonici, ha determinato una conseguente modificazione delle modalità di costruzione delle interazioni dell’organismo urbano che, orientate ad una ricercata codificazione di un’immagine per l’estetica di massa, ha rivolto i suoi studi verso la condivisione di parametri omologanti, riconducibili ad una lettura a-problematica e condivisa nell’universo globale.
Russo Antonello (2010). Spazio e società nella condizione postmoderna. Riflessioni sull'abitare urbano. In C. Fallanca (a cura di), Spazio Società (pp. 215-217). Reggio Calabria : Centro Stampa d'Ateneo.
Spazio e società nella condizione postmoderna. Riflessioni sull'abitare urbano
Russo Antonello
2010-01-01
Abstract
Delineare una riflessione in grado di condensare il termine spazio con quello di società, nei tempi contemporanei, conduce ad una lettura dell’organismo urbano alla luce delle variabili imposte dalla società postindustriale. A partire dagli ultimi decenni del Novecento l’innalzamento dei canali di comunicazione a strumenti di controllo del potere si è rivelata la contromisura del sistema capitalistico alla crisi dell’industria per la definizione di nuove modalità di produzione e spostamento della ricchezza che hanno individuato nella rivoluzione informatica e digitale il proprio paradigma di riferimento. La condizione postmoderna tratteggiata da Jean François Lyotard negli anni Ottanta e descritta nei risvolti architettonici ne L’Architettura dell’Immateriale di Gianfranco Neri e Paolo Zoffoli nel 1992, ha individuato nella riverberazione dell’immagine il dato primario della produzione di ogni bene. Tale processo, nel comprendere i manufatti architettonici, ha determinato una conseguente modificazione delle modalità di costruzione delle interazioni dell’organismo urbano che, orientate ad una ricercata codificazione di un’immagine per l’estetica di massa, ha rivolto i suoi studi verso la condivisione di parametri omologanti, riconducibili ad una lettura a-problematica e condivisa nell’universo globale.File | Dimensione | Formato | |
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