Il lavoro si propone di specificare le funzioni di parenting, col proposito di elicitare all’interno della costellazione di comportamenti messi in atto dai genitori, quelli che possono essere identificati sia come di cura, che come indipendenti dal legame biologico, faremo di seguito riferimento alla letteratura che si è occupata di quelle forme di parenting rivolte a individui con i quali non si condividono legami pregressi a quelli di cura. Ci riferiamo, cioè, alle relazioni tra genitori e figli adottivi, alle relazioni tra famiglie affidatarie e bambini in affidamento e, alle relazioni tra educatori e bambini ospiti nelle case famiglia. La ricerca ha previsto la somministrazione dell’AAI (George, Kaplan, Main, 1986) e dell’Adult-Adolescent Parenting Inventory AAPI-2 (Bavolek, Keene, 2001), uno strumento che valuta le competenze e gli atteggiamenti di parenting su 5 subscale: a) aspettative inappropriate nei confronti dei bambini; b) mancanza di empatia genitoriale nei confronti dei bisogni del bambino c) forte credenza nell’uso delle punizioni corporali come modalità di disciplina; d) ribaltare la responsabilità nel ruolo genitore-figlio; e) reprimere le potenzialità e l’indipendenza del bambino. A partire dall’analisi dei dati, possiamo trarre alcune considerazioni che diano una risposta all’ipotesi della ricerca riguardanti le funzioni di parenting e gli stili di attaccamento dei caregiver sostitutivi. Per quanto riguarda questa ipotesi, secondo cui le tipologie di attaccamento e le competenze genitoriali sarebbero paragonabili nel gruppo dei genitori con parenting funzionale e nel gruppo degli educatori, la validità di questa ipotesi risulta essere stata confermata dai dati del nostro campione, poiché i punteggi relativi ai due strumenti somministrati sia ai genitori che agli educatori delle case famiglia, risultano essere assolutamente comparabili, presentando differenze inferiori a 1. Relativamente agli stili di attacamento, classificati attraverso l’AAI si può notare, inoltre, come i caregiver sostitutivi mostrino una maggiore presenza di tipologie di attaccamento Sicuro, rispetto al gruppo dei genitori biologici. Questi dati sostengono l’idea di una casa famiglia come di un luogo che offre opportunità relazionali positive, in grado di sostenere il bambino nel percorso di sviluppo.

MIANO, P. (2009). Stato della mente, attaccamento e competenze genitoriali in genitori biolgici e caregiver sostitutivi.. In DI VITA A. M., BRUSTIA P., A CURA DI (a cura di), Psicologia della genitorialità. Modelli, ricerche, interventi (pp. 219-243). TORINO : Antigone.

Stato della mente, attaccamento e competenze genitoriali in genitori biolgici e caregiver sostitutivi.

MIANO, Paola
2009-01-01

Abstract

Il lavoro si propone di specificare le funzioni di parenting, col proposito di elicitare all’interno della costellazione di comportamenti messi in atto dai genitori, quelli che possono essere identificati sia come di cura, che come indipendenti dal legame biologico, faremo di seguito riferimento alla letteratura che si è occupata di quelle forme di parenting rivolte a individui con i quali non si condividono legami pregressi a quelli di cura. Ci riferiamo, cioè, alle relazioni tra genitori e figli adottivi, alle relazioni tra famiglie affidatarie e bambini in affidamento e, alle relazioni tra educatori e bambini ospiti nelle case famiglia. La ricerca ha previsto la somministrazione dell’AAI (George, Kaplan, Main, 1986) e dell’Adult-Adolescent Parenting Inventory AAPI-2 (Bavolek, Keene, 2001), uno strumento che valuta le competenze e gli atteggiamenti di parenting su 5 subscale: a) aspettative inappropriate nei confronti dei bambini; b) mancanza di empatia genitoriale nei confronti dei bisogni del bambino c) forte credenza nell’uso delle punizioni corporali come modalità di disciplina; d) ribaltare la responsabilità nel ruolo genitore-figlio; e) reprimere le potenzialità e l’indipendenza del bambino. A partire dall’analisi dei dati, possiamo trarre alcune considerazioni che diano una risposta all’ipotesi della ricerca riguardanti le funzioni di parenting e gli stili di attaccamento dei caregiver sostitutivi. Per quanto riguarda questa ipotesi, secondo cui le tipologie di attaccamento e le competenze genitoriali sarebbero paragonabili nel gruppo dei genitori con parenting funzionale e nel gruppo degli educatori, la validità di questa ipotesi risulta essere stata confermata dai dati del nostro campione, poiché i punteggi relativi ai due strumenti somministrati sia ai genitori che agli educatori delle case famiglia, risultano essere assolutamente comparabili, presentando differenze inferiori a 1. Relativamente agli stili di attacamento, classificati attraverso l’AAI si può notare, inoltre, come i caregiver sostitutivi mostrino una maggiore presenza di tipologie di attaccamento Sicuro, rispetto al gruppo dei genitori biologici. Questi dati sostengono l’idea di una casa famiglia come di un luogo che offre opportunità relazionali positive, in grado di sostenere il bambino nel percorso di sviluppo.
2009
Settore M-PSI/07 - Psicologia Dinamica
MIANO, P. (2009). Stato della mente, attaccamento e competenze genitoriali in genitori biolgici e caregiver sostitutivi.. In DI VITA A. M., BRUSTIA P., A CURA DI (a cura di), Psicologia della genitorialità. Modelli, ricerche, interventi (pp. 219-243). TORINO : Antigone.
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