La rinuncia alla proprietà immobiliare

Il saggio analizza, anche in prospettiva storico-comparatistica, i profili problematici della rinuncia alla proprietà immobiliare. Nel ricostruire questa facoltà del proprietario, l’Autore esamina la distinzione tra la rinuncia c.d. abdicativa, non regolata espressamente dal codice civile, e la rinuncia c.d. liberatoria, prevista invece per il condominio e la servitù tra fondi. Dopo aver illustrato le questioni comuni ai due tipi (come ad es. la sorte del bene rinunciato e la pubblicità dell'atto), l’Autore si interroga sull’esistenza di un potere d’opposizione dei soggetti che «subiscono» gli effetti della rinuncia - potendo costituire un «arricchimento imposto» - e perviene a una soluzione negativa, poiché essa è essenzialmente unilaterale e solo indirettamente provoca un mutamento della titolarità del bene.