Anna Maria Fundarò. Il progetto di allestimento come espressione della cultura dell’abitare

AM Fundarò, architect and founder of the design school in Palermo, has placed the theme of living at the center of her work, not limited to the home, but extended to all the places where people live, meet, work, experience and they develop forms of knowledge. In his vision, the exhibition project is the field of the most innovative and expressive design experiments; an interface between architecture and design, which brings together socio-cultural, technological, productive, perceptive, communicative and behavioral aspects. The text initially proposes a reading of his training and research activity: on the historical-artistic events of Sicily and the city of Palermo; on the figure of the architect Giuseppe Damiani Almeyda and on the proto-designer Ernesto Basile. From her vast design activity, there is therefore a reduced selection of materials taken from the Fundarò Archive, which illustrate how in different moments and design occasions she has explored the areas of interior architecture, exhibit, design, opening passages and contaminations between the different project fields; an experimental and sometimes explicitly anti-academic attitude that makes the reading of these projects still stimulating and current

Anna Maria Fundarò, architetto e fondatrice della scuola di design di Palermo, ha posto al centro del suo lavoro il tema dell’abitare, non limitato alla casa, ma esteso a tutti i luoghi dove le persone vivono, si incontrano, lavorano, fanno esperienza e sviluppano forme di conoscenza. Nella sua visione il progetto di allestimento è il campo delle sperimentazioni progettuali più innovative ed espressive; un’interfaccia tra architettura e design, che tiene assieme aspetti socio-culturali, tecnologici, produttivi, percettivi, comunicativi, comportamentali. Il testo propone inizialmente una lettura della sua formazione e della sua attività di ricerca: sulle vicende storico-artistiche della Sicilia e della città di Palermo; sulla figura dell’arch. Giuseppe Damiani Almeyda e del proto-designer Ernesto Basile. Della sua vastissima attività progettuale, si presenta quindi una ridotta selezione di materiali tratti dall’Archivio Fundarò, che illustrano come in diversi momenti e occasioni progettuali la studiosa abbia esplorato gli ambiti dell’architettura di interni, dell’allestimento, del design, aprendo varchi e contaminazioni tra i diversi campi progettuali; un atteggiamento sperimentale e a volte esplicitamente anti-accademico che rende la lettura di questi progetti ancora stimolante e attuale