Il divieto di discriminare è stato interpretato come un principio giuridico complementare al principio di eguaglianza. Nei contemporanei Stati di diritto costituzionale il divieto di subire discriminazioni illegittime è stato inoltre teorizzato e applicato come presidio a difesa della libertà del soggetto di autodeterminarsi. Il corpus giurisprudenziale e legislativo in materia anti-discriminatoria si è recentemente accresciuto ed evoluto, tanto che sembrerebbe si sia venuto a creare un settore nuovo e specifico del diritto costituito da previsioni, divieti, garanzie e rimedi. Tali istituti presentano rilevanti somiglianze negli ordinamenti di common law e di civil law e pertanto permettono la formulazione di teorie del diritto antidiscriminatorio. Dopo una breve premessa sulla genesi e sulle caratteristiche attuali del diritto antidiscriminatorio ai livelli internazionale, sovranazionale e nazionale, il presente contributo discuterà in chiave critica le principali tesi filosofico-giuridiche sulla definizione della discriminazione e sulla giustificazione dei divieti di discriminare cercando, senza pretesa di esaustività, di evidenziare i rapporti tra divieti di discriminazione da un lato, attuazione e godimento dei diritti fondamentali della persona umana e vulnerabilità dall’altro. Si farà cenno anche a nuove forme della discriminazione quali le discriminazioni algoritmiche.

Elena Consiglio (2021). Discriminazione, diritti e vulnerabilità tra teoria e pratica. In G. Gioffredi, Lorubbio V, Pisanò A (a cura di), Diritti umani in crisi? Emergenze, diseguaglianze, esclusioni (pp. 29-44). Pisa : Pacini giuridica.

Discriminazione, diritti e vulnerabilità tra teoria e pratica

Elena Consiglio
2021-01-01

Abstract

Il divieto di discriminare è stato interpretato come un principio giuridico complementare al principio di eguaglianza. Nei contemporanei Stati di diritto costituzionale il divieto di subire discriminazioni illegittime è stato inoltre teorizzato e applicato come presidio a difesa della libertà del soggetto di autodeterminarsi. Il corpus giurisprudenziale e legislativo in materia anti-discriminatoria si è recentemente accresciuto ed evoluto, tanto che sembrerebbe si sia venuto a creare un settore nuovo e specifico del diritto costituito da previsioni, divieti, garanzie e rimedi. Tali istituti presentano rilevanti somiglianze negli ordinamenti di common law e di civil law e pertanto permettono la formulazione di teorie del diritto antidiscriminatorio. Dopo una breve premessa sulla genesi e sulle caratteristiche attuali del diritto antidiscriminatorio ai livelli internazionale, sovranazionale e nazionale, il presente contributo discuterà in chiave critica le principali tesi filosofico-giuridiche sulla definizione della discriminazione e sulla giustificazione dei divieti di discriminare cercando, senza pretesa di esaustività, di evidenziare i rapporti tra divieti di discriminazione da un lato, attuazione e godimento dei diritti fondamentali della persona umana e vulnerabilità dall’altro. Si farà cenno anche a nuove forme della discriminazione quali le discriminazioni algoritmiche.
2021
Settore IUS/20 - Filosofia Del Diritto
Elena Consiglio (2021). Discriminazione, diritti e vulnerabilità tra teoria e pratica. In G. Gioffredi, Lorubbio V, Pisanò A (a cura di), Diritti umani in crisi? Emergenze, diseguaglianze, esclusioni (pp. 29-44). Pisa : Pacini giuridica.
File in questo prodotto:
File Dimensione Formato  
Consiglio Elena_removed.pdf

Solo gestori archvio

Descrizione: Capitolo
Tipologia: Versione Editoriale
Dimensione 208.82 kB
Formato Adobe PDF
208.82 kB Adobe PDF   Visualizza/Apri   Richiedi una copia

I documenti in IRIS sono protetti da copyright e tutti i diritti sono riservati, salvo diversa indicazione.

Utilizza questo identificativo per citare o creare un link a questo documento: https://hdl.handle.net/10447/539493
Citazioni
  • ???jsp.display-item.citation.pmc??? ND
  • Scopus ND
  • ???jsp.display-item.citation.isi??? ND
social impact